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La scuola pubblica è contro la famiglia?
Qualcosa di vero purtroppo c'è: troppi insegnanti sono cresciuti in quel mondo piccolo borghese delle città italiane, con valori legati a un individualismo misero: sono impregnati di idiozie antiche, anarcoidi, socialiste, tardo comuniste, sessantottine.
Non perché in queste ideologie sono tutte da gettare nel cesso della storia, ma perché costoro hanno quel atteggiamento un po' libertino e un po' da minchioni disperati, che poi sono gli insegnanti.
Per diventare professori di ruolo bisogna attendere i 40anni di età: in pratica costoro restano disperati sino a quella età che un tempo era definita matura, che portava alla pensione.
Sino a quel giorno hanno dovuto andare di provincia in provincia, in cerca di un posto, di una cattedra libera, fare concorsi e poi, i tapini, ecco che arrivano al posto fisso.
Magari sono ancora in affitto, ma sono pure arrabbiati con il mondo che non li ha riconosciuti, sono scapoli, con un uomo o una donna: oggi questo dipende dai gusti e non dal sesso.
Hanno tutte le fisse dei loro genitori sul lavoro manuale, sul lavoro ...nobile dell'insegnante con i valori libertini di un anarchismo antiquato come loro: alla fine entrano in classe e trovano dei ragazzini adolescenti o preadolescenti, in fase di rivolta spontanea per l'età e …..sputano tutta la loro rabbia da falliti.
Non è colpa dei soliti comunisti, che in fondo nella famiglia ci credono: è colpa di questo ceto piccolo, piccolo borghese, sempre sul l'orlo del baratro della miseria nera, delle sue invidie e delle sue ...ignoranze profonde.
