30 giu 2011

Nazionale politica - La crisi dell'Occidente e dell'Italia -




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Ora non possiamo più fare nulla?
No, si può fare tutto e l'Occidente non è stato ancora invaso dai barbari, la morte non ha ancora iniziato a mietere per colpa delle radiazioni, di qualche batterio mutato, o per l'acqua avvelenata da qualche scarico clandestino in falda acquifera.
Il mio è un pessimismo esasperato?
No, è solo un realismo che vuole trovare una risposta alla nostra situazione: quando si vedono i 15enni ubriachi per strada, magari fare risse, quando si vedono le pretese illegali di chi vuole imporre il proprio pensiero con la forza, quando si vede la legge derisa e la logica, la razionalità messa sotto i piedi da individui che dovrebbero difenderci, allora la disperazione sale.
Siamo messi male perché abbiamo una classe politica che non ci....rappresenta, ma non solo un partito o un politico, tutta la classe politica è lontana da noi: destra e sinistra sono sempre più simili, almeno nell'incapacità di far valere i diritti delle persone.
Per questo motivo alle ultime elezioni amministrative le votazioni hanno toccato il 40%, anche il 30% degli aventi diritti al voto.
Un tempo votavano anche il 90% dei cittadini.
L'Italia si sta arrendendo?
Gli italiani stanno gettando la spugna e si lasciano travolgere dal fato?
Le poche voci che si odono in politica non danno gioia e speranza: non c'è un progetto globale, idee chiare per uscire dalla crisi economica e sociale del Paese.