24 nov 2011

anzianità Pensioni 2011 - alternativa alla riforma pensionistica


Calcolando che un lavoratore, che inizia a 20 anni a lavorare e termina a 68, verserà circa 336 euro alle casse dell’Inps o dell’Inpdap (7x48): solo di capitale versato dovrebbe ricevere una pensione di circa 25mila euro all’anno, in 13 anni di vita, fatto che non avverrà, sia per le tasse, sia per misteriosi fattori … contabili.
Ora se il dipendente avesse investito tale somma in titoli di Stato, al momento della pensione riceverebbe un vitalizio di circa 40mila euro, senza toccare il capitale che rimarrebbe agli eredi: infatti si può affermare che i 336mila euro versati in 48 anni so sarebbero trasformati in un capitale più che doppio se maturati e reinvestiti come titoli di Stato, oggi il … pensionato riceverebbe poi il 6% di questo capitale, che ipotizziamo attorno ai 650mila euro.
Invece i pensionati nazionali sono alla fame e lo saranno sempre più: chi invece ha lavorato in nero e si è creato un suo gruzzolo in banca, appunto facciamo il caso di capitali investiti in sicuri, sempre sicuri, titoli di Stato, oggi vive da ricco: è legittimo affermare che a pagare sono stati gli onesti, i rispettosi della legge, ancora una volta.
Questo sistema previdenziale è …. quasi un istigazione a non rispettare le leggi (un istigazione a … delinquere).
Forse la riforma dovrebbe essere fatta non sulle pensioni, ma nella classe politica, ovvero gli eredi della prima e della seconda Repubblica ci hanno …... rovinato o quasi: è ora che qualcosa cambi, non nelle ideologie, ma nel modo di agire.