23 nov 2011

italiano sindacalismo - Uil, Cgil, Cisl, i sindacati contro i lavoratori


Cgil, Cisl, Uil non muovono un dito eppure i lavoratori stanno per subire il furto del secolo, o forse del millennio: i soldi versati nella pensione saranno derubati in modo vergognoso, senza pudore, senza alternativa, per il bene della Patria italiana.
Dopo i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità costoro, in accordo con i padroni, oggi chiamati imprenditori, con la casta dei politicanti si prendono gran parte di questo denaro, anzi se lo sono già preso, già speso.
Dove sono finiti i denari delle pensioni dei lavoratori?
A finanziare assistenza pubblica spesso insensata, per comprare un po’ di voti.
Così altri denari, da usare per i veri invalidi, terminavano nelle mani dei faccendieri e dei corrotti.
Ci stanno derubando del nostro futuro, sia dei pensionati che dei giovani, ma i sindacati, ammanicati con la politica, se ne fregano, anzi appoggeranno i “necessari sacrifici” che i lavoratori dovranno fare, in pratica ce lo appoggiano.
Sì, metteranno un po’ di vaselina per non farci sentire il dolore atroce.
Ora basta, chi è tesserato scriva alle tre confederazioni sindacali e chieda che facciano il loro dovere, perché la matematica non è un’opinione: il contributo medio che un lavoratore, valutato al prezzo attuale reale senza l’inflazione, è di 7mila euro all’anno.
7mila per 40 dà 280mila euro, che a sua volta dovrebbe almeno essere raddoppiato se questi soldi fossero stati investiti in titoli di Stato, quindi dopo 40 di lavoro uno dovrebbe avere circa 560mila euro.