6 apr 2012

narrazione in prima persona - VITA A QUATTRO MANI di Mario Cornali e Fulvio Scalvenzi





Sono poche pagine di una narrazione insolita, ma già presente nella letteratura come tecnica narrativa: è un dialogo a due, tra due amici, con i loro ricordi vecchi e nuovi, con le loro gioie e il loro hobby sportivo, il parapendio, il volo sopra le montagne della bergamasca.
La vera storia di cui si parla è quella di Fulvio, classe 1966 che si trova a combattere la sua più grande battaglia, la lotta contro il cancro.
Fulvio viaggiò nel mondo per lavoro, come tecnico e conobbe il dolore, l'amicizia, il pericolo, dalla Siberia, al Centro America, dalle Filippine sino alla Siria.
Sono ricordi brevi, che si innestano nel dialogo dei due amici, Mario e Fulvio: parlano di questi viaggi, o meglio Fulvio cerca un senso nel caos dell'esistenza.
E' questo il filo conduttore di brevi testi che definiamo racconti, ma sarebbe meglio chiamarli Flashback, o semplici ricordi che tornano dal passato e rientrano in questa operazione di rielaborazione della vita, del dolore e delle gioie, tra cui i voli con il parapendio.
E' interessante notare lo stile immediato e la forza di queste riminiscenze autentiche, non frutto di ricostruzioni per sentito dire, o peggio nati da letture di viaggi o da brutti film.
Il dolore dell'esistenza sta alla base di questo ripercorre il tempo andato.
C'è una ricerca ossessiva dentro il dialogo dei due amici ed è la solita che prima o poi tutti facciamo o faremo: “Che senso ha tutto questo? Perché si nasce, si vive e si muore? Perché si soffre?”
In questo testo non si dà una risposta, ma si resta in attesa e si …. vola verso il futuro, qualunque esso sia, lottando e non piangendo mai.


Arduino Rossi