28 apr 2012

provincia - Bergamasca - i diritti dei cittadini e la montagna



Volevo solo raccontare un fatto spiacevole che sta capitando sulle montagne: è un fatto che sa dell'incredibile.
Il luogo è un tratto di montagna che si trova tra Ambriola e Rigosa, frazione di Costa Serina, nella Bergamasca una zona tranquilla, abitata da gente buona e pacifica.
In quel luogo ci sono boschi e prati dove qualcuno taglia l'erba per i conigli, qualcuno taglia qualche albero e tutti rispettano la terra di tutti da secoli, rispettandolo leggi e consuetudini.
Nessuno si è mai permesso di invadere la terra degli altri, anche in nell'epoca della fame, degli stenti.
Da quelle parti è giunto un personaggio che si è messo ad allevare capre, fatto normale, giusto e legittimo, ma lui lo fa sul terreno degli altri: le fa entrare sia nei prati che nei boschi e pare che per lui questo sia un .... hobby.
Non le vende, non le uccide, non le munge: le lascia allo stato brado e le protegge dalla gente, portandole nei boschi, fatto dannoso per gli alberi, che subiscono danni alle cortecce, visibile da tutti coloro che transitano.
Ci sono delle leggi regionali che nessuno fa rispettare, che regolano l'allevamento dei caprini.
Il “buon uomo” sostiene che le sue capre non vaccinate sono innocue, ma la gente del posto inizia ad avere paura.
Qui abbiamo pure il maltrattamento degli animali, costretti con i piccoli a stare anche al freddo di gennaio e febbraio.
C'è pure il danno alla flora e il fastidio alla fauna locale, ma nessuno interviene, infischiandosi del fatto che il personaggio faccia del pascolo abusivo sul terreno altrui.
La tensione è pure alta, perché c'è chi ha rischiato di essere incornato dalle capre inselvatichite.
Cosa fanno le autorità?
Il sindaco di Costa di Serina ha cercato di intervenire, ma costui prosegue e se ne se ne infischia dei richiami verbali o dei verbali.
Si nasconde, in modo strano, incomprensibile nei boschi, poi nega e dice che le 35 capre non sono sue, pur essendo stato visto e sentito condurle dentro la boscaglia.
Visto che le povere bestie potrebbero ammalarsi e morire, oppure qualcuno potrebbe far loro del male, visto che la gente ha diritto a gestirsi i propri terreni, per la legna da tagliare, per l'erba per i conigli.
Per certi politicanti la gente che vive in montagna, ha meno diritti di quella che vive in città?
In montagna la proprietà privata è stata abolita?
Le capre devono essere sequestrate, per il loro bene e il personaggio forse deve essere …... almeno controllato..... per le sue stranezze.