Il
Decreto contro le Diffamazioni è un esempio di come si muove la
politica in Italia: non si sa come funzionerà esattamente, ovvero se
saranno i tribunali a dare le multe o altri organi amministrativi.
L’assurdo
di questa proposta di legge sta nel fatto che i siti web vengono
paragonati alla stampa registrata, ma solo al negativo, per le multe
le devono pagare tutti, mentre i contributi li avranno solo i
giornali ufficiali.
E’
ovvio che questa è un’ingiustizia palese, in contrasto con il
principio di uguaglianza della costituzione, ma anche il buon senso.