In
Siria il conflitto ha preso una brutta svolta, per la faccenda del
gas nervino, ma le prove riportate dagli oppositori sono scarse e non
valide: file di morti filmati e gente e filmati di persone che sono
in convulsione, in crisi respiratoria o presunta tale, non sono prove
valide: servono le analisi chimiche sul terreno e sui morti, fatte da
enti e gruppi indipendenti.
Tutto
il resto segue la logica classica della politica internazionale,
strana e confusa, con troppi interessi diretti nella faccenda, con la
Turchia pronta ad intervenire e la Francia disposta a menar le mani,
ancora una volta.