Statali
precari avranno la loro legge e verrà posticipata la loro
condizione, quanto meno, in attesa di assunzione: la scelta puzza
ancora di clientelismo, o meglio di tentativi di elargire posti a
gente spesso disperata, senza futuro, in cambio di solidarietà
elettorale.
Il
gioco è antico e in realtà la riforma della pubblica
amministrazione necessita di giovani, ma giovani esperti in
informatica, per rendere tutto beloce, oso dire immediato, via
Internet.