La denuncia delle menzogne di giornalisti che devono badare per prima cosa al loro editore e non alla loro coscienza, porta a una menzogna continua, a contraddizioni risibili e a un'ostinazione nel mentire.
La stampa e i telegiornali televisivi raccontano di un'Italia senza futuro e senza avvenire, senza certezze, senza onestà.
Le riforme per uscire dalla crisi sono chiare ed evidenti, ma loro tacciono su questi argomenti e ci imbrogliano con frasi pronunciate male, su questioni risibili.