Il papa parla a sproposito, ogni tanto, quando parla di questioni confuse, nella sua mente si spera, dell'immigrazione: lui dice che non dobbiamo avere paura.
Lui è ben protetto nel Vaticano, ma gli spacciatori magrebini e i violenti neri delle nostre città non è lui che li conosce.
I ladri zingari non entrano nei palazzi del Vaticano.
Lui è tranquillo e ben protetto mentre noi subiamo il suo assurdo buonismo: lui è apposto e noi siamo fregati.