Sto parlando di questa generazione che va dai 15 anni sino ai 35 anni, forse anche oltre, è la generazione perduta perché è stata ingannata, o se preferite si è fatta ingannare dalle fandonie.
Oggi moltissimi non hanno lavoro, non hanno una casa, non hanno un futuro, un mestiere, una professione, un attivtà.
Speravano in un mondo facile, con guadagni facili, disprezzavano il lavoro manuale, anche quello artigianale, disprezzavano e disprezzano gli emarginati, ma rischiano in massa di finire tra costoro.
Sono la generazione degli ingannati, ma che non hanno avuto il coraggio di cambiare e riscoprire i valori e le idee dei padri e dei nonni: il lavoro è una cosa seria e dura.