Si sa che si condanna il peccato e non il peccatore, così non rimane che attenderci una nuova stagione di buonismo papista verso tutti, che in se stesso è positivo: i gay, le donne che hanno abortito, i divorziati devono trovare la strade del ritorno alla chiesa, ma il problema vero è un'altro.
La casta politica è comandata da una malsana e demenziale cultura del relativismo, ovvero tutto è uguale, basta che sia utile e renda.
Così la scelta del papa piace a costoro e apre le porte dell'Inferno in terra.