Questa tesi segue una logica precisa: chi è stato condannato in modo definitivo non può candidarsi alle elezioni politiche: il fatto è giusto è sbagliato.
Perché esistono delle pene e delle condanne, come un incidente stradale, che non comporta necessariamente una minore onestà nella pubblica amministrazione.
Invece corruzione, mafia, evasione fiscale dovono essere prese in considerazione in altro modo.