Il debito persiste dopo la unificazione di Inps e Inpad, per colpa dello Stato che non pagava i contributi ai dipendenti pubblici, restando il primo evasore nazionale.
La scelta di gestire in un modo demenziale seguiva la logica di far fallire il sistema delle pensioni in Italia e costringere tutti a passare a un sistema privato, delle banche e delle assicurazioni.