Addio a Gabriel Garcia Marquez e ai suoi Cent’anni di solitudine, un capolavoro della magia letteraria, dove il pensiero occidentale, realista, si confonde con il mondo magico e colorato del Sud America, che fonde superstizioni indios, miti neri africani, la religione dei bianchi spagnoli.
Tutto ha un sapore immane e la guerra, la pace, la morte sono unite in esistenze piene e dolorose, tragiche e pessimiste.