La guerra in corso in Africa ha poco o nulla a che vedere con la religione, ma tanto con i pozzi petroliferi e le riserve di gas: sono in corso scontri tra interessi economici e geo politici, ma noi vediamo il sangue e il terrore dei poveretti che vengono colpiti da questa sporca guerra, finanziata da gruppi molto vicini a noi, direttamente o indirettamente.
Ora non importa sapere se dietro ai fanatici islamici c'è quella tale grande sorella, compagnia petrolifera, quel Paese o che ne so, la Cina, in cerca di gas a buon mercato, la Francia che se lo vuole prendere lei invece.
Il gioco è chiaro e dire i nomi dei responsabili, dei finanziatori è un obbligo morale, per fermare questa lurida guerra su commissione.