20 mag 2014

Per una rinascita di Bergamo intervista a MIRKO ISNENGHI

Per una rinascita di Bergamo
intervista a
MIRKO ISNENGHI




candidato Sindaco
alle prossime elezioni del 25 Maggio 2014
di Arianna Iezzi - e-mail: arianna.iezzi58@gmail.com
Cosa l’ha spinto a candidarsi per la carica di Sindaco di Bergamo? Noi abbiamo visto che le due passate amministrazioni di centro destra e di centro sinistra non hanno portato nessun giovamento alla città. La città è morta. Siamo nella convinzione che bisogna riunire gente di destra e di sinistra con idee nuove, per ridare vita alla città con un programma a lunga scadenza, non a breve scadenza. Noi non vogliamo un programma a 5 anni ma a 20 / 25 anni, cioè pensare al futuro della città.
Esiste ancora “l’ideologia”? L’ideologia deve esistere, o meglio, un ideale, un qualcosa che ci spinge, ci sprona : che poi "l'ideologia" sia quella socialista, democristiana, liberale, come la mia, repubblicana, radicale, un’ideologia di base ci deve essere. Purtroppo pare sia stata dimenticata, per cui troviamo gente di sinistra che si dice liberale, che, molte volte, è più liberista che liberale e viceversa. Gente di destra che è diventata liberale. In moltissimi si dicono liberali senza conoscere la storia del Partito Liberale o dell’idea liberale. La stessa cosa può essere vista da un socialista, da un comunista. Senza una coerenza si arriva ad un populismo alla Grillo, alla Berlusconi, alla Renzi in certi momenti.
Cosa propone per migliorare Bergamo? Parliamo di CULTURA. La cultura è stata spesso usata a scopo personale, per un proprio tornaconto. Noi intendiamo programmare le settimane di cultura della danza, della musica, del teatro: vuol dire, ad esempio, che per una settimana la città vive in tutti i suoi luoghi aperti, durante tutta la giornata, ogni tipo di musica. A seguire un’altra settimana per il teatro, anche di strada, e così via per la danza. Il tutto in forma gratuita. Dovrà essere una grande vetrina per farsi conoscere e per gli artisti un trampolino di lancio. La città, centro e periferie, rifiorirà. Avremo nuovi flussi culturali. Venderemo un prodotto con alta risonanza. Con un valido lavoro di marketing, e senza dimenticare i viaggiatori del vicino aereoporto; 250.000 / 300.000 persone potrebbero giungere in Bergamo, in quelle settimane, naturalmente con un apporto di ricchezza alla città. CULTURA, COMMERCIO, TURISMO. Se noi riusciamo a coniugare questi tre aspetti, la città diventerà più ricca fornendo maggiori e migliori servizi e potremmo essere anche d’esempio ad altre città. Occorre una sterzata. Nel contempo non dimentichiamoci dei problemi urbanistici e di viabilità. Bergamo deve interagire con tutti i Comuni limitrofi e soprattutto in termini di viabilità. Deve sussistere un progetto condiviso atto a migliore i trasporti e tale da apportare benefici a tutti anche in tema Cultura/Commercio/Turismo.
Cosa propone per il recupero degli edifici vecchi e dismessi che si trovano nella città? Prima di concedere licenze edilizie per nuovi complessi, non si potrebbero restaurare quelli vecchi? Ci sono delle aree dismesse che possono essere rivalutate. Occorre però molta attenzione e ponderazione. Non si può solo costruire. Bergamo attualmente ha più di ottomila appartamenti invenduti.Occorre una riflessione. Proponiamo che parte di questi alloggi vengano assegnati a giovani coppie. Come? Proponiamo di assegnare a giovani coppie 50.000,00 euro a fondo perso quale contributo all'acquisto della prima casa in Bergamo. Abbiamo calcolato sostenibile una erogazione di una decina di aiuti annui. Nel giro di 10 anni cento nuove coppie sarebbero insediate in città. Inoltre, una parte consistente del patrimonio immobiliare invenduto in Bergamo può essere destinata sempre alle giovani coppie per mezzo di un programma di finanziamenti agevolati che Bergamo può presentare alla Comunità Europea per ottenerne il sostegno economico come già fatto dalla città di Berlino. Ringiovanire, significa anche benefici culturali ed economici per tutta la nostra città. Un cenno per la caserma Montelungo che vediamo come polo multifunzionale e multiculturale e luogo ideale per una Galleria d'Arte Moderna.
Cosa propone per le piste ciclopedonali? A Bergamo sono state realizzate per effettuare gradevoli passeggiate domenicali ma non per collegare un quartiere ad un altro. Così come sono non stimolano il cittadino a lasciare a casa l’auto per andare a piedi o utilizzare la bicicletta. Grave la mancanza e l' incompetenza nella non realizzazione di ciclopedonali che conducano all’ospedale Giovanni XXIII almeno dai quartieri limitrofi. Le piste ciclopedonali a Bergamo, nella situazione attuale e considerando la ristrettezza di buona parte delle strade, sono di difficile realizzazione. E’ inutile promettere. E' urgente una politica diversa. La viabilità ha bisogno di interventi decisi e concreti e non di qualche rattoppo quà e là. Più mezzi pubblici e meno auto in città ed ecco che vi sarà maggior spazio anche per un programma organico di ciclopedonali. Per quanto riguarda l’ospedale nuovo, le ultime amministrazioni di Bergamo hanno commesso errori. Occorre intervenire ultimando strade e marciapiedi con ciclopedonali cha partano in tutta sicurezza dai quartieri limitrofi, meglio con pista pedonale e ciclabile separte l'una dall'altra.
Come riutilizzerebbe le strutture dell’ospedale vecchio? Il “Riuniti” per intenderci? Anche se il nostro attuale Sindaco non era del tutto convinto, fortunatamente si è adeguato ed è forse la prima volta in Bergamo che tutte le forze politiche concordemente hanno collaborato per ottenere un risultato: Il vecchio ospedale sarà dell'Accademia di Finanza a Bergamo.
Ai bergamaschi non toccare l’Atalanta e le macchine… Cosa ne pensa? Viabilità e stadio, tasto dolente per Bergamo! Zone 30 e ZTL, cosa può dire al riguardo? Prima di tutto dobbiamo ringraziare il Presidente della Circoscrizione n.3, Sig.Lussana, che ha avuto l’idea della ZTL durante le partite. Renzi ha proposto una cosa molto intelligente che la sicurezza degli gli stadi sia gestita dalla società sportiva con i relativi costi. Noi siamo i primi a dire che lo stadio deve diventare di proprietà dell’Atalanta. Stante la odierna situazione, non siamo d’accordo sulla costruzione di un nuovo stadio. Adeguiamo quanto abbiamo, riformuliamo la sicurezza, riqualifichiamo l'arredo urbano antistante lo stadio in sintonia con il bel quartiere che lo ospita. Allo stadio ci si reca dai parcheggi con i bus navetta per una giornata di festa.Viabilità: ripetiamo, più bus e meno auto. Zone 30 da ampliare, sorvegliare e rendere pienamente zone 30.
La sicurezza come affrontarla? E i trasporti? La sicurezza è uno slogan che dura il tempo di una campagna elettorale, rendiamocene conto, l’unico modo per garantire la sicurezza è che la città venga vissuta. Se le vie della città sono deserte e il centro spopolato, la delinquenza prende piede. La nostra proposta di "ripopolamento/ringiovanimento" della città può costituire un valido baluardo al dilagare della delinquenza. Proponiamo anche di adottare le luci LED ai lampioni con risparmio energetico assicurato e maggiore e migliore illuminazione. Proponiamo di portare l'organico a 250 vigili anziché gli attuali 170 (questo numero era già stato previsto 10 anni fa) anche, se necessario per la sicurezza, in sostituzione di parte dei dipendenti comunali posti in pensione. Trasporti: proponiamo un programma alternativo e di lungo respiro. Vediamo città alta e bassa collegate in modo diverso con la sostituzione della funicolare di viale Vittorio Emanuele con una scala mobile gratuita funzionante 24 ore su 24 come per la città di Perugia. Tutte le scalette che portano alla città alta, inserite in un percorso turistico descritto e pubblicizzato, devono avere cartelli descrittivi circa il percorso, la pendenza, il tempo medio di percorrenza e dotate di telecamere ed illuminazione in tema con la suggestione delle vie percorse. Per la città bassa vediamo la creazione, anche in alternativa al classico bus pubblico, di tapis roulant che colleghino la stazione ferroviaria con la funicolare/scala mobile, piazza Pontida con piazzetta Santo Spirito. L'idea può essere estesa per il raggiungimento dello stadio. Vorremmo che la città ridiventi luogo di frequentazione, di interesse, di aggregazione con un rifiorire di attività culturali, commerciali e turistiche. Una nuova città ricca di vita e di opportunità per i giovani.
Per quanto riguarda i parcheggi in città? Le auto nei parcheggi periferici con frequenti navette verso i luoghi di maggior interesse o direttamente i bus e/o verso i tapis roulant/scalemobili. Inoltre chiusure temporanee al traffico di vie congestionate come ad esempio si attua in via Del Corso a Roma.
Dove prendere i soldi per tutto questo? Le risorse che l'Amministrazione Centrale trasferisce alle città sono limitate. Occorre spendere bene e saper spendere (vedasi fondi europei non utilizzati). Certo che attuando quanto in precedenza descritto avremmo una città più ricca e quindi una base imponibile che fornirà maggior gettito fiscale senza alcun incremento della pressione fiscale. Una città florida di cultura, commercio e turismo avrà ricchezza sufficiente per gli investimenti per renderla ancora migliore.
Per il problema di via Quarenghi cosa pensa? Il problema di via Quarenghi è molto complesso. A nostro parere bisogna favorire l'insediamento di soggetti diversi, attività diverse, extracomunitarie ed italiane, anche a mezzo di sovvenzioni/finanziamenti in modo che si possa ristabilire un equilibrio tra le "etnie". La delinquanza deve sentirsi emarginata e l'onesto lavoratore, di qualsiasi provenienza, deve sentirsi protetto e tranquillo. E' una politica a lungo termine ma che reputiamo sia l'unica da perseguire in via Quarenghi come in altri quartieri.



Tra i candidati a consigliere nella lista RINASCE BERGAMO-Isnenghi Sindaco: VISMARA FRANCESCO, nato a Bergamo il 08.09.1990