Quanti di noi si ricordano del professore, presuntuoso, arrogante, sprezzante, che sparava la sua sentenza, senza altra alternativa, che ci definiva incapaci per sempre per questa o quella materia.
Quindi eravamo dei perfetti cretini per questo o quello, per le nostre abitudini, per il nostro ceto di appartenenza, in matematica o in italiano, o in disegno.
Poi siamo diventati disegnatori, abili in matematica e pure esperti in questo o in quello.
Quanti poi hanno scoperto che la sentenza dell'insegnate era una sentenza da asino, che si sa, non volano?
Tanti, tantissimi hanno scoperto che l'imbecille era il signor professore.