Il sangue che si sparge in Iraq e in Siria è dovuto a politiche estere criminali dell'Occidente, di Obama e dei suoi alleati.
L'immoralità di cui parlo è quella che mette il profitto innalzi a tutto e schiaccia popoli, donne e bambini al primo posto, per il guadagno immediato.
Il terrorismo poi non si ferma, anzi avanza e colpirà pesantemente anche l'Occidente, quindi, a quel punto, la repressione sarà peggiore del male stesso, perché la logica degli interessi attaccati spinge a reazioni spietate, senza spietà.