Stare con gli ultimi è un istinto forte, un impulso interiore di tutti i cristiani, ma ci sono ultimi e ultimi, anzi poveri veri e .... professionisti della povertà.
Io sto con i lavoratori scacciati dal posto di lavoro, sto con chi non ha un dollora al giorno per mangiare, figuriamoci se ha 2 mila euro per arrivare in Italia.
Io sto con chi ha perso la casa e non sa dove andare perché ha lavorato in nero tutta la vita e ha solo la pensione sociale, poi la casa popolare la trova occupata dal migrante o dall'anarchico, tossicodipendente dei centri sociali.
Io sto con le vittime degli zingari, i derubati, o i bambini maltrattati e costretti a chiedere l'elemosina.
Io non sto con il papa, sto con Cristo, lo preferisco.