Si parla poco della crescita demografica mondiale, una delle cause, forse la principale, della miseria mondiale: più si è e peggio è, specialmente per gli strati più poveri della popolazione.
Ci sono meno soldi per l’istruzione, per la sanità, ma anche più concorrenza per i lavori umili e senza specializzazione, dai braccianti, ai manovali delle industrie.
Così lo sviluppo economico, per loro, resta una chimera e restano solo dei poveracci, alle periferie dei centri ricchi, nel Sud del mondo e da noi.
Pochi si preoccupano, se non le famigerate ONG, per nulla affidabili, delle loro condizione di vita e si rischia che la miseria, la cattiva alimentazione, la mancanza di igiene possa portare all’insorgere di grandi, gigantesche epidemie.
Il passato e la razionalità ci insegnano che queste epidemie ci saranno sicuramente se non si muta politica demografica a livello planetario.
Io dubito però in un cambiamento futuro e temo che vedremo orrori che il passato non ha mai conosciuto, per la dimensione e la rapidità dello sviluppo del male.