In un certo senso siamo dentro in pieno in un conflitto mondiale, anzi la stessa Guerra Fredda non fu poi così fredda come si racconta.
Gli scontri furono tanti e gli interventi militari pure, da una parte e dall'altra.
Oggi riappare il conflitto di Israele contro i palestinesi, ma abbiamo però non il mondo arabo dietro, ma l'Iran sciita.
Inoltre a tifare per Hamas abbiamo pure la Turchia di Erdogan, Paese sempre più in crisi finanziariamente e dalla politica estera sempre più ambigua.
In Asia esiste la questione dell'isola di Taiwan, che la Cina rivorrebbe, poi molti altri fronti si stanno aprendo, mentre quello ucraino pare eterno.
Cosa sta capitando?
I due mondi, Occidente e Orientale, si stanno mettendo in conflitto per questioni economiche e commerciali, fatto prevedibile, ma ora tutto pare confuso.
Cosa si rischia?
Anni di scontri armati, in guerre interminabili, che provocherebbero milioni di morti, se non direttamente per le armi indirettamente per le conseguenze degli scontri, con fame e malattie che farebbero moltissime vittime.
Noi, come Paese al centro del Mediterraneo, invece subiremmo blocchi commerciali e navali, con problemi economici al seguito.
Speriamo di non trovarci dentro un conflitto armato, direttamente è improbabile, ma indirettamente, con l'invio delle nostre truppe sui vari fronti, è altamente probabile.
Cosa c'è in gioco?
Il predominio dell'Occidente, con le sue monete e la sua forza finanziaria, su tutto il mondo.
Il neocolonialismo è in crisi, per la prima volta viene messo in discussione il predominio della moneta più importante al mondo, il Dollaro, con i Brics, ovvero un sistemi di scambio di merci e materie prime senza utilizzare la moneta degli scambi per eccellenza, infatti tutto il mercato mondiale è sotto controllo grazie al valore delle materie prime, stabilite in dollari dal 1942.
Prevedere sviluppi e conseguenze future è difficile, quasi impossibile, perché tutti gli imperi, prima o poi, crollano, ma non si capisce se quello statunitense sia già alla pagine fine oppure no, se questi Brics siano solo dei vani tentativi di aggirare lo strapotere finanziario degli USA o un sistema efficace per mettere all'angolo la potenza statunitense.
Lottare per la pace non è mai stato così difficile come oggi, anche perché il quadro dai conflitti è confuso e ambiguo.
Non si capisce chi e per chi si combatte, chi stia dietro a tutto questo, con grida di guerra, con folle di fanatici pronte a morire per tiranni folli e criminali.