Il popolo dei parassiti nazionali, quello cresciuto durante la guerra fredda, quando bastava militare in qualche partito, in qualche sindacato per fare carriera e il merito, con la buona volontà, non contava, è sempre più spiazzato e oggi si mette in gonnellino per i diritti dei pederasti.
Però battono le mani agli islamici, che i diversi li lapidano.
"Grande è la confusione sotto il cielo", dicono i cinesi e per un posto da leccaculi professionista, per figlio o per nipotino tonto, non si badano alle contraddizioni.
Intanto le bande criminali multietniche colpiscono impunemente, con i magistrati, figli d'arte, che li liberano sempre, perché se spacciano ed accoltellano, così dicono, è colpa nostra.
Sì, oltre alle coltellate ci prendiamo pure le colpe e non escludo che li dovremo pure risarcire un giorno.
Esiste, forse non vi siete accorti, una particolare versione dei conservatori, quelli che non vogliono cambiare mestiere, che diventano stranamente eversivi.
Abbiamo giornalisti che esaltano gli sfigati quarantenni dei centri sociali, i vandali che danneggiano le nuove macchine, senza autista con l'IA, sperando che gli imbecilli possano fermare la storia e il progresso umano.
Così, ormai ne sono certo, proprio il popolo dei pantofolai è quello che cerca aiuto dai delinquenti di periferia, che devastano, assaltato, rapinano e stuprano.
Sperano di fermare la storia importando disperati, in modo da cambiare nulla e loro riuscire a vincere i loro concorsi, in tutti gli ambiti, per carriere favolose, con capacità da capre.
Non preoccupatevi, ormai ne sono certo, non vedremo un futuro da sottosviluppo, tutti con la testa bassa e il culo alzato, in preghiera, con in testa il solito sindaco un tempo democristiano, ma oggi progressista, in odore di mafia.
Abbiamo avuto nobili tarati, per i troppi matrimoni tra parenti e i loro lacchè obbedienti, fedeli come cani, che cercarono di bloccare lo sviluppo della storia, ma fu tutto vano.
Il mondo si evolve e gli imbecilli restano fermi al palo.