Quando penso a certi grandi dittatori ho l'impressione, anzi la certezza, che il mondo sia guidato da menti perfide e nascoste.
Penso ad Erdogan il turco, che vince la concorrenza estera lasciando svalutare la Lira turca, ma il suo profitto finisce in pugno ai suoi nemici speculatori, perché svalutando la loro moneta del 60% o anche del 70% significa che i guadagni di un intero Paese svaniscono, o meglio, terminano in pugno agli speculatori.
Il povero Erdogan può urlare, minacciare gli ebrei e gli armeni, che non saranno gli unici a guadagnare con la sua politica economica demenziale, ma nulla può fare contro chi nell'ombra si arricchisce grazie alla sua insensatezza.
Quando c'è una guerra molti muoiono, tanti fanno la fame e perdono pure la casa, ma c'è chi si arricchisce e i feroci tiranni, psicopatici, con le loro manie di grandezza demenziali, sono solo i loro burattini.
Non tutti i tiranni sanguinari sono degli idioti, ma quelli un po' scaltri finiscono male presto e rimangono al potere i matti da legare.