Papa Razingher ha apertamente denunciato la pedofilia di una piccolissima minoranza del clero, ma in pochi hanno dato risposte coraggiose e intelligenti: la stampa statunitense e come tanti asini raglianti, pure i pennivendoli europei e italiani, hanno dato prova di giornalismo da piazzisti.
Si strilla la notizia e la si propone, da buoni venditori fumo, come qualcosa di unico: non viene neppure verificata nei suoi particolari, poi quando si accusa la Chiesa non si rischia neppure una bella causa penale e civile per calunnia.
Si sa, il papa perdona sempre.
Invece sarebbe giusto iniziare cause collettive per calunnia contro pennivendoli e testate in Europa, in Italia: ha essere offesi sono pure i fedeli e tanti subiscono persecuzioni a scuola, nei posti di lavoro.
Per di più i nostri giornali campano con le sovvenzioni pubbliche, dal Corriere, a Repubblica, sino all’ultimo foglio pseudo culturale: così i cattolici, che pagano le tasse più degli altri per un loro senso morale profondo, si trovano “cornuti e bastonati”.
Devono mantenere certi giornali, con i loro giornalisti che non voglio neppure definire e sono poi insultati, calunniati, per queste campagne di stampa astiose.
Reagire con lettere di protesta ai quotidiani è un dovere, ma proporrei una reazione collettiva.
Abbiamo i gay che insultano i cattolici, il papa in modo ripugnante e i soliti …..sogghignano: è ora di reagire e chiedere i danni economici.