4 mag 2010

04/5 Senatori Ciarrapico è accusato di essersi appropriato dei contributi editoriali (Angelo Ruben)



Ora i nostri editori dei giornali hanno la faccia tosta di chiedere altri soldi pubblici: abbiamo la libertà di stampa al 72esimo posto, per di più le sovvenzioni servono per scopi non chiari.
Cosa vogliono ancora?Il senatore Giuseppe Ciarrapico, il figlio Tullio con altri cinque complici, considerati dei presta-nomi sono indagati dalla procura di Roma: l'accusa è di truffa.
La sorpresa sta nei contribuiti all'editoria percepiti che le società editoriali ottenevano facilmente, grazie alla posizione del senatore: sono stati sequestrati 20 milioni di euro tra immobili, quote societarie ed una imbarcazione di lusso.

04/5 Inchiesta contro senatore Ciarrapico per truffa (Angelo Ruben)



Il senatore Giuseppe Ciarrapico, il figlio Tullio con altri cinque complici, considerati dei presta-nomi sono indagati dalla procura di Roma: l'accusa è di truffa.
La sorpresa sta nei contribuiti all'editoria percepiti che le società editoriali ottenevano facilmente, grazie alla posizione del senatore: sono stati sequestrati 20 milioni di euro tra immobili, quote societarie ed una imbarcazione di lusso.
Ora i nostri editori dei giornali hanno la faccia tosta di chiedere altri soldi pubblici: abbiamo la libertà di stampa al 72esimo posto, per di più le sovvenzioni servono per scopi non chiari.
Cosa vogliono ancora?

04/5 Silvio Berlusconi vuole censurarci perché siamo troppo liberi? (Arduino Rossi)



Pure i giornali online sono un coro a una voce sola: un po' di libertà di pensiero e di analisi, che non ammazzi i lettori per la noia, la banalità, che segue il branco delle banalità è rarissima.
Silvio, si vede che l'età ti porta a non accettare le critiche.
La Forza del premier sta tutta nella mancanza di una sinistra credibile: è ancora tutta legata ai pregiudizi degli anni Settanta, con stereotipi e la presunzioni di chi ha la verità in tasca, peccato che sono bucate.

Silvio, il più amato dagli italiani ha le idee chiare: "Se c'è una cosa che è sotto gli occhi di tutti è che in Italia c'è fin troppa libertà di stampa".
Che tradotto in lingua comune che bisogna mettere un po' di censura all'Italia: abbiamo una stampa quasi totalmente asservita ai politici, che con i nostri soldi li finanziano.

04/5 Silvio Berlusconi non si è accorto che siamo in una mezza democrazia? (Arduino Rossi)



Silvio, il più amato dagli italiani ha le idee chiare: "Se c'è una cosa che è sotto gli occhi di tutti è che in Italia c'è fin troppa libertà di stampa".
Che tradotto in lingua comune che bisogna mettere un po' di censura all'Italia: abbiamo una stampa quasi totalmente asservita ai politici, che con i nostri soldi li finanziano.
Pure i giornali online sono un coro a una voce sola: un po' di libertà di pensiero e di analisi, che non ammazzi i lettori per la noia, la banalità, che segue il branco delle banalità è rarissima.
Silvio, si vede che l'età ti porta a non accettare le critiche.
La Forza del premier sta tutta nella mancanza di una sinistra credibile: è ancora tutta legata ai pregiudizi degli anni Settanta, con stereotipi e la presunzioni di chi ha la verità in tasca, peccato che sono bucate.

04/5 La Fiat vende tante auto forse italiane (Angelo Ruben)



Ora è da valutare se queste auto sono state prodotte in Italia o all’estero: certamente, per le scelte di chiusura e di riduzione di produzione la testa della fiat resta in Italia, ma il corpo si sposta sempre più oltre i confini nazionali.
Questa non è una bella notizia e spesso ci si scorda di dirlo, noi di Notizie News lo diciamo..Sono 49mila le auto immatricolate, circa il 30,7% del mercato: questi sono i dati della Fiat Group Automobiles per i primi mesi del 2010, rispetto all’aprile del 2009.
Nei primo quadrimestre del 2010 la Fiat ha venduto i 259 mila automobili, con un incremento del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2009.

04/5 La Fiat non conosce crisi per le vendite delle sue vetture, ma prodotte … non si sa dove (Angelo Ruben)



Sono 49mila le auto immatricolate, circa il 30,7% del mercato: questi sono i dati della Fiat Group Automobiles per i primi mesi del 2010, rispetto all’aprile del 2009.
Nei primo quadrimestre del 2010 la Fiat ha venduto i 259 mila automobili, con un incremento del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Ora è da valutare se queste auto sono state prodotte in Italia o all’estero: certamente, per le scelte di chiusura e di riduzione di produzione la testa della fiat resta in Italia, ma il corpo si sposta sempre più oltre i confini nazionali.
Questa non è una bella notizia e spesso ci si scorda di dirlo, noi di Notizie News lo diciamo..

04/5 Di Pietro, ha la testa di Scajola (Mecca Elisa)



Alla fine l’hanno ottenuta e deve dire che avevano ragione. certi dubbi non possono esistere e le dimissioni di un ministro sono necessarie, poi avrà tutti i mezzi per provare la sua innocenza.
Antonio Di Pietro e Massimo Donadi di Idv volevano la testa di Scajola: “Quanto sta emergendo sul coinvolgimento del ministro Scajola,sull'acquisto di immobili, è di una gravità inaudita. Per questo l'Idv ha deciso di depositare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Scajola e ci auguriamo che le altre forze politiche non si tirino indietro”.

04/5 Di Pietro, Scajola e le dimissioni preventive (Mecca Elisa)



Antonio Di Pietro e Massimo Donadi di Idv volevano la testa di Scajola: “Quanto sta emergendo sul coinvolgimento del ministro Scajola,sull'acquisto di immobili, è di una gravità inaudita. Per questo l'Idv ha deciso di depositare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Scajola e ci auguriamo che le altre forze politiche non si tirino indietro”.
Alla fine l’hanno ottenuta e deve dire che avevano ragione. certi dubbi non possono esistere e le dimissioni di un ministro sono necessarie, poi avrà tutti i mezzi per provare la sua innocenza.

04/5 L'orso chiamato Dino che uccide gli animali domestici (Paolo Rossi)



L’animale si muove sui monti Lessini, nel Vicentino, nella Valbrenta: ora sarà necessario intervenire con intelligenza e spaventare l’animale.
Dino dovrà imparare a servirsi sono nella natura e non con i comodi animali lasciati lì, a sua “disposizione”: dovrà essere spaventato e capire che l’uomo e le sue attività non si toccano, ne va della sua vita.
Sono sette gli assassini degli assassinati e tre sono i pollai assaltati da questo orso poco educato, che non vuole stare al suo posto nella natura.
Le guardie forestali lo tengono sotto controllo e sarà necessario insegnarli le buone maniere: il plantigrado ha il radio-collare, ma è sempre difficile intervenire e evitare che provochi danni.

04/5 Dino l’orso assassino … di asini (Paolo Rossi)



Sono sette gli assassini degli assassinati e tre sono i pollai assaltati da questo orso poco educato, che non vuole stare al suo posto nella natura.
Le guardie forestali lo tengono sotto controllo e sarà necessario insegnarli le buone maniere: il plantigrado ha il radio-collare, ma è sempre difficile intervenire e evitare che provochi danni.
L’animale si muove sui monti Lessini, nel Vicentino, nella Valbrenta: ora sarà necessario intervenire con intelligenza e spaventare l’animale.
Dino dovrà imparare a servirsi sono nella natura e non con i comodi animali lasciati lì, a sua “disposizione”: dovrà essere spaventato e capire che l’uomo e le sue attività non si toccano, ne va della sua vita.