16 mag 2010

15/5 I 400 nella lista di Diego Anemone (Antonio Rossi)



Diego Anemone, imprenditore di successo e tanto apprezzato costruttore dei vip, a cui in tanti si rivolgevano, non collabora: il mondo della politica è in subbuglio, la stampa di opposizione mette il dito nella piaga, mentre quella vicino a Berlusconi Silvio grida allo scandalo.
Ogni tanto qualche politico dal viso rigido, come quello degli attori principianti, commenta la vergogna di questa magistratura, che tanto odia il Santo, l'Unto del Signore, il benefattore del Paese.
Di chi sto parlando?
Vedete voi, indovinate.

15/5 Fini, internet e lo Stato moderno (Luigi Rossi)



Gianfranco Fini ha espresso il suo parere positivo e intelligente, sull'intelligenza di Gianfranco non ci sono dubbi, riguardo la libertà su Internet.
Prendendo una posizione distante dai beceri suoi alleati di destra che temono questo strumento più della peste bubbonica, eppure Fini sa e capisce che Internet non può essere sconfitto, limitato, ma solo cavalcato.
Prima o poi anche da noi Internet sarà navigabile anche via satellite, come si fa spesso negli Stati Uniti: a quel punto gli stati dovranno dare la caccia ai blog e ai siti, cercando di scovare gli autori.
Berlusconi Silvio a quel punto avrà perso la sua battaglia per fermare il progresso e la libertà di pensiero?
Sarà ricordato dalla storia come un signorotto locale che aveva creato il suo staterello?
No, Berlusconi Silvio è sempre il più amato dagli........italiani e lo sarà sempre.

15/5 Berlusconi, Facebook e la rete sua nemica (Michele Belotti)



Al primo posto sta il tentativo di impedire l'utilizzo di materiale altrui da parte dei soliti furboni: su Internet si copia di tutto e di più.

Ora Berlusconi Silvio, o meglio i suoi fedelissimi, però ha posto limiti pure per le dirette “televisive” su Internet.Chissà perché?Ha qualche motivo celato, o interesse recondito?

Il mostro sempre amato Berlusconi oggi utilizza pure Facebook e chiatta con tutti, o chi per lui, eppure le nuove leggi sono tante piccole trappole messe lì per, ufficialmente, contrastare gli abusi, ma limitano la libertà di opinione su Internet.

15/5 Google news e la guerra su Internet (Paolo Rossi)



Da tempo sulla stampa nazionale si parla della fuga da Pechino di Google, del fatto che il gigante tra i motori di ricerca si sia rifugiato a Hong Kong e dei filtri imposti si Internet cinese.
Un giornalista, che si spacciava per un esperto aveva addirittura ricordato che i cinesi conoscono, quasi tutti, solo il cinese: il povero esperto di Internet non sapeva neppure che esistono i traduttori, gratuiti e che si possono fare ricerche in tante lingue, anzi in tutte le lingue maggiormente parlate, grazie ancora a Google.
E' facile superare la censura e farsi beffa dei burocrati di partito, dei porta borse e dei marescialli che schiacciano i tasti del computer dopo un corso accelerato di informatica: marescialli sono e marescialli restano.

15/5 Fini e le donne: l'uomo che dà sicurezza …...o no? (Mecca Elisa)



Io oso dire che è il fascino del bancario con l'abito ben stirato, la camicia intonata alla cravatta, i capelli sempre pettinati e il linguaggio formale, sempre con un tono di voce costante e pacato.
E' quindi un uomo dal carattere deciso che dà sicurezza, quella sicurezza che le donne, certe donne, cercano negli uomini per farsi proteggere.
Peccato se poi costui va spesso in contraddizione con ciò che aveva detto 5, 10, 20 anni prima, che oggi afferma una cosa e domani ne dice un'altra.
Uomini con la camicia si nasce non si diventa.

Gianfanco Fini sicuramente piace a certe donne, a molte donne, per il suo fascino da uomo serio, che sa quello che dice e per la sa eleganza nell'abito e nelle movenze che ispirano sicurezza.

15/5 Berlusconi e le news, la verità fa male ogni tanto (Angelo Mistri)



Il dramma nazionale sta nel fatto che noi dobbiamo sopportare tutto questo: un leader non può insultare chi gli fa delle domande a lui sgradite, un giornalista deve dire e dare informazioni, non arrabbiarsi come una gallina a cui stanno tirando il collo.
Questo ultimo discorso è generico e non rivolto a Emilio Fede: ci sono tanti giornalisti di parte che strillano quando le raccontano grosse e non sanno cosa ripetere.
Per fortuna
c'è Gianfranco Fini, che non perde mai le staffe: quello sì che è un vero signore della politica nazionale.

Silvio con le notizia proprio deve a che vedere tutti i giorni: lui le vorrebbe sempre controllate e non sopporta che qualcuno dia informazioni a lui sgradite.Per fortuna c'è Emilio Fede, uomo fedele, anzi fedelissimo a suo editore: si arrabbia con chi lo conrasta.

15/5 La Lega Nord oggi e la politica ambigua contro i clandestini (Angelo Ruben)



Dopo aver fermato lo straniero a Lampedusa, grazie alla Libia, gli extracomunitari entrano ugualmente da altre vie, ma il lavoro è sempre di meno pure per gli italiani, specialmente per quelli poveri
Tutto questo dà tanta gioia agli imprenditori che sfruttano i disperati, questa è tutta manna per le organizzazioni criminali.

Roberto Maroni assicura che sta fermando e combattendo la clandestinità, vuole dare la precedenza al lavoro degli italiani, anzi alla gente del Nord.
Ci sono tanti proclami che poi restano parole al vento: anzi provocazioni che fanno scandalizzare il popolo della sinistra, ma poi i clandestini ci sono sempre, gli spacciatori nelle strade e i lavoratori in nero nei cantieri e nelle officine.

15/5 Mariti separati, divorziati poveri e disperati (Arduino Rossi)



Tutto questo è regolare, ma la moglie potrebbe lavorare e mantenersi, mentre i figli sono pure dei lavativi, quando sono fuori corso all'università o non trovano lavoro, così i mariti separati devono sostituirsi all'assistenza sociale, mantenendo i bamboccioni sino a età avanzata.

Se sentono sempre casi di uomini disperati, che devono vivere con mezzo, anche con un terzo di stipendio, perché il resto deve andare alla moglie e ai figli.

15/5 Google e la libertà di espressione in Italia (Arduino Rossi)



Beppe Grillo e Silvio Berlusconi sono i due grandi nemici storici di questo periodo: Silvio è votato da quella Italia che si tappa il naso, come diceva Indro Montanelli, perché teme questa sinistra confusa e divisa.
Invece il Grillo nazionale rappresenta non il vecchio delle televisioni, ma il nuovo di Internet.
Difende gli interessi di qualcuno?
E' in corso una battaglia epocale: la guerra del predominio sulla pubblicità.
E' lo scontro tra Google contro il resto del mondo.
Dietro la limitazione delle rete ci sono i soldi, quelli della pubblicità, che passano dai giornali, dalle televisioni alla rete e in particolare a Google.
Internet non si può fermare, solo il piazzista più bravo al mondo, Silvio Berlusconi (così l'aveva definito sempre Indro Montanelli) riuscirà nei suoi intenti.

15/5 Beppe Grillo ci difende? (Antonio Rossi)



Ora Beppe Grillo con il suo Blog, conduce la sua battaglia contro le leggi che è giusto definire liberticide, almeno in parte, contro la rete: giustamente lui sa che i 100mila o 200mila blog italiani, con i relativi proprietari, se ne infischieranno delle nuove normative.
Sarebbe anzi è impossibile colpire tutti i blog italiani, anche perché molti sono di lingua italiana, ma possono essere gestiti dall'estero: alla fine la legge del nostro Stato si troverebbe a dimostrare quale sia la competenza sui quei siti.
Sarà dell'Italia o straniera?
Internet non si può fermare, solo più Stati uniti nella lotta possono imporre limitazioni, ma uno solo è impossibile.