17 mag 2010

17/5 Teheran e il nucleare (Gustavo Longhi)



A Teheran il presidente brasiliano Inacio Lula da Silva sta trattando con il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad: cerca di trovare una soluzione alla crisi del nucleare di Teheran, che rischia di concludersi in un intervento armato dell’Occidente.
Pure i turchi ci provano a contrapporsi tra l’Occidente e la repubblica islamica iraniana: il capo della diplomazia turca Ahmet Davutoglu avrà dei colloqui con il suo “collega” iraniano, Manuchehr Mottaki.
La pace si può fare?
Temo che alla fine, quando l’Iran proverà a preparare la sua prima bomba atomica, arriveranno le bombe dell’Occidente a mettere in ginocchio la Repubblica Islamica, rafforzando il potere interno degli Ayatollah.

17/5 L'Islanda è ancora oggi al centro dell'interesse (Barbara Valota)



Diversi aeroporti dell'Irlanda e della Gran Bretagna settentrionale resteranno chiusi per le ceneri del vulcano islandese, per ora non ci sono cattive notizie per noi, in Italia.
In Gran Bretagna ha chiuso non si sorvolerà il Nord, l’aeroporto di Londra rimarrà aperto mentre chiuderà quello di Dublino.
La nube dei vulcani dell’Islanda non vuole dare pace al continente europeo, sarà ora di rivedere la sicurezza che abbiamo nella gestione delle nostre vite, la natura ha sempre il sopravvento.

17/5 A scuola di cittadinanza - Prov. di Bergamo


PROVINCIA DI BERGAMO
Via Torquato Tasso 8, 24121 BERGAMO
Tel. 035 387237- 035 387530 Fax. 035 219.880
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UFFICIO STAMPA
Bergamo, 17 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 19 maggio alle ore 10, nella cornice del teatro Donizetti di Bergamo, si terrà la cerimonia di chiusura del progetto “A scuola di cittadinanza”.
L’iniziativa, coordinata per la Provincia dal Presidente del Consiglio Roberto Magri in rappresentanza del Consiglio provinciale, è attuata in collaborazione con il Comune di Bergamo e ha coinvolto gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado della città di Bergamo nell’anno scolastico 2009/10.
Gli elaborati prodotti dai ragazzi verranno esposti a Bergamo alla ex Chiesa della Maddalena in via Sant’Alessandro 39/B da martedì 18 maggio a sabato 22 maggio 2010.
Stampa e televisioni sono invitate.

17/5 E’ ora di sacrifici con la manovra fiscale (Adolfo Longhi)


Giulio Tremonti “Pauca sed bene confusa sophismata”.
Il ministro dell'Economia conferma: “….tutte le voci in questi giorni in circolazione sulla manovra sono tanto confuse quanto confusionarie ………. Nessuna decisione è stata presa e le decisioni prese saranno comunicate nelle forme appropriate”.
Quindi la stangata di mezza stagione è ancora tutta da stabilire e valutare: tagli per tutti e sacrifici per tutti, ma per qualcuno l’acqua è già arrivata alla gola.

17/5 La finanza impone una dura Manovra economica per il 2010 (Teresa Togni)



Giulio Tremonti è convinto che c’è nulla di stabilito, ma le voci sono tante: le pensioni verranno toccate, è solo questione di tempo.
Le donne andranno a 65 anni, per la vecchia, tutte compreso quelle del privato, si ritarderà l’uscita in pensione del prossimo gruppo di pensionati, i ministri, i parlamentari e i magistrati, io dico e spero i dirigenti pubblici si vedranno togliere un …. misero 5% dallo stipendio.
I poveracci cosa avranno?

17/5 Manovra finanziaria dura, dura. (Maria Valota)



Il ministro dell'Economia ora non parla e dice che nulla è stabilito, ma i tagli ci saranno e saranno pesanti, lo impone l’Europa e questo è per impedire che avvenga l’effetto Grecia per altri Paesi.
Giulio Tremonti non lo ha detto, ma lo impongono i mercati finanziari, che ogni tanto fanno le bizze, i capricci e vogliono quello che ieri non interessava.
Il debito italiano è grande e grosso da decenni, ma oggi tutto deve essere messo sotto controllo altrimenti il mondo crolla.

17/5 Federalismo sarà legge (Mecca Elisa)



Il federalismo fiscale sta per arrivare, Umberto Bossi dice che "passa questa settimana".
Umberto è sicuro di se stesso e forse ha ragione: "…..questa settimana è la settimana del federalismo. Gli abbiamo fatto l'assicurazione sulla vita, perché non deve passare più per il Parlamento, in Aula, ma solo in Consiglio dei ministri, dove noi contiamo e quindi passa questa settimana. Siamo al dunque".
Senza la Lega il governo cadrebbe e dopo i passi falsi, in strategia politica di Gianfranco Fini, ora è lui che tiene in mano il potere o quasi, della maggioranza, senza la Lega il governo cadrebbe.

17/5 Federalismo, scuola e sanità ne subiranno le conseguenze? (Michele Belotti)



Bossi ne dà la notizia: "Si tratta di una soluzione importante, perché lo Stato darà meno soldi a chi li spreca. Gli darà un bel calcetto nel sedere, che sarebbe ora. Il Nord non può più mantenere il Paese come ha fatto finora, con questa crisi".
Ora però la sanità del sud e di regioni del centro sono un disastro, appunto per gli sprechi.
Ci sarà una doppia condizione per la salute?
Pure la scuola sarà diversa da regione a regione?

17/5 Siamo all’inizio di una nuova era, quella del federalismo regionale? (Giuseppe Rossi)



Bossi è d’accordo con l’idea di tagliare gli stipendi dei parlamentari: "L'importante è che non sia un trucco per continuare a dare i soldi a quelli del Sud che li buttano via".
Il Sud spreca? Solo il Sud butta i soldi?
Nella sanità è tutto un disastro, ma il problema sta nel far capire che gli errori li devono pagare chi li ha fatti: i cattivi amministratori non se la devono cavare con la buona uscita in tasca.
Serve una politica che punisca i corrotti, i corruttori, gli spreconi faciloni, altrimenti il federalismo spaccherà l’Italia.

17/5 Federalismo, l’Italia sarà uno Stato federale? (Paolo Rossi)



Bossi chiede questo benedetto e maledetto federalismo, lo considera un rimedio per tutti i mali nazionali e forse dietro di lui ci sono altre forze che spingono, proprio quei gruppi europei che vogliono ridurre le spese incontrollate.
Infatti dalle regioni e dai comuni le richieste di denaro verso lo Stato centrale proseguono.
I debiti per le cattive amministrazioni sono un male terribile ed è ora di far capire agli spreconi che i loro beni si possono sequestrare, come per la mafia.