25 mag 2010

25/5 Quando la ripresa economica? (Mecca Elisa)



L’economia italiana si riprenderà quando il popolo ritroverà lo spirito dei suoi avi: quello di saper rimboccarsi le maniche, o meglio quello di accettare qualsiasi lavoro, perché il lavoro non disonora mai chi lo svolge, ma è la mancanza di lavoro che degrada le persone.
Lo spirito nuovo e antico di chi vede solo i risultati sta alla base dello sviluppo economico: siamo un popolo di dottori, ragionieri con il complesso di superiorità ci sta conducendo fuori strada, fuori mercato.

25/5 Economia oggi e stangata (Gustavo Longhi)



Le restrizioni economiche stanno portando il Paese verso una situazione anomala: la scelta di preparare un massi condono per le 2 milioni di case abusive scoperte con un controllo al suolo del Paese, porterà altre entrate, che sono popolari.
Chi fa questo condono guadagna il valore dell’immobile accatastato, ma a perderci sarà il paesaggio e l’ambiente italiano: questo condono favoriranno altri abusi.

25/5 Lavoro subito per chi ha più di 40 anni (Adolfo Longhi)


La certezza del lavoro e la necessità di trovare un posto di lavoro per chi supera i 40anni sta diventando sempre più uno dei maggiori drammi nazionali: il lavoro non è più assicurato sino alla pensione.
L’uscita dal mondo del lavoro è sempre più lontana e sono pochi i lavori che hanno la certezza di poter lavorare sino ai fatidici 65 anni.
Ora esiste così il problema che i giovani lavorano in modo precario, mentre gli anziani devono ancora accettare il nero.

25/5 Scuola dell'obbligo e facile scuola privata (Giuseppe Rossi)



La scuola non può essere relegata al privato, ma deve essere un bene pubblico: si deve favorire la gente comune e chi non ha i mezzi economici.
Lo studio non deve essere una prerogativa dei ricchi: tutti devono poter accedere all’istruzione e la politica del governo, che tende a risparmiare sulla scuola è disastrosa, ci farà tornare al passato sociale ed economico.

25/5 Asociale o asociale (Barbara Valota)



Le nuove emarginazioni stanno prendendo piede e colpiscono non solo i ceti poveri, ma pure quello strato sociale che si definisce benestante: i figli di molti sono lasciati a loro stessi, pur avendo denaro per tutto ciò che meglio credono.
Così, non avendo una guida da parte dei genitori, costoro sono facili prede di gruppi di sbandati: pagano e ottengono ciò che vogliono, alcool e droga pure.

25/5 Alcolismo tra i ragazzi (Luigi Rossi)


Gli ubriachi nelle strade sono una situazione disgustosa che sta prendendo piede sempre di più: le bottiglie vuote di liquori scadenti o di birra economica si trovano nelle vie delle città, che un tempo, solo pochi anni fa, non conoscevano questa bruttissima abitudine.
Un tempo gli ubriachi nelle strade erano vecchi, erano quasi dei barboni o dei senza dimora, oggi incontri con la bottiglietta in mano le ragazzine di 15 anni, che “sballano” con la birra o altro.
E’ la fine della nostra civiltà?

25/5 Bullismo e genitori permissivi (Michele Belotti)



Il bullismo oggi ha preso un’altra forma e un altro aspetto: si divide in due categorie, una componente è formato da ragazzi che provengono dai ceti più poveri e si mischiano italiani e stranieri.
Invece ci sono i bulli figli di genitori per bene, di ceto medio alto e alto: a loro tutto è concesso e i loro atti vandalici e le loro violenze sono poi pagati dal papà.
Per loro ci sono pronti gli avvocati e poi le mamme sanno bene che sono delle “ragazzate”, poi questi bambini si devono diversi.

25/5 Bullismo e scuola (Angelo Mistri)



Il bullismo è un fenomeno antico quanto l’uomo, almeno quanto la scuola: un tempo i più grandi, anche di uno o due anni erano dei tiranni con i più piccoli nelle scuole e nei collegi.
I pugni e i regolamento di conti erano una regola, un comportamento che rendeva uomini, o così pensavano gli insegnati, che lasciavano fare.
Tra le femmine invece il metodo era diverso perché era da maschiacci passare alle mani, ma si utilizzava la tecnica dell’umiliazione.

25/5 Internet, libertà di informazione (Angelo Ruben)



Internet è una bestia che deve essere lasciata libera, forse controllata o travolgerà gli imperi: così o si lascerà il pensiero libero di muoversi o si finirà nell’oblio della storia.
Così tutti gli imperi, ma pure le religioni, i gruppi di potere, che non si adegueranno, che non entreranno in rete verranno travolti, come già sta capitando: il mondo del futuro sarà molto diverso da questo, attuale e la vera battaglia la si sta combattendo già ora.

25/5 Mass-media, globalizzazione e cristiani uccisi (Paolo Rossi)



La stampa e i mass-media se ne infischiano della sofferenza dei cristiani in molti Paesi: è vergognosa pure la legge che impedisce a molti di mutar fede, operazione idiota in un epoca dove è impossibile fermare il pensiero che si sposta a velocità reale.
Così perseguitare i fedeli di Cristo diventa un mezzo per fermare il progresso, la tecnologia: è un’operazione anacronistica e in futuro tutti i poteri si dovranno adattare a questa nuova realtà.