26 mag 2010

26/5 Mendicanti nel Medioevo (Paolo Rossi)



Il fenomeno delle “corti dei miracoli” è tornato di moda: era la situazione tipica dei miserabili delle città medievali.
Questi gruppi di pezzenti erano organizzati in organizzazioni criminali, con un re e la sua corte: c’era una gerarchia criminale, con un esercito di miserabili che cercavano l’elemosina.
Erano chiamate le corti dei miracoli perché davanti al loro re, nelle corti segrete, costoro non erano più ciechi, sordi, muti, paralitici, ma camminavano, parlavano vedevano.
Oggi queste realtà miserabili stanno tornando nelle nostre strade con i loro feroci sovrani.

26/5 Il reato dell'elemosina (Antonio Rossi)



L’apertura verso gruppi di stranieri ha riportato in Italia gruppi criminali che sfruttano il pietismo della gente.
Nelle strade si vedono storpi, ciechi e sordi e gente che infastidisce chiedendo l’elemosina: è uno stillicidio, talvolta è pure una quasi rapina verso i soggetti più deboli.
Ad organizzare il tutto ci sono degli stranieri che impongono l’accattonaggio ai loro schiavi, con bambini e animali a seguito, vivono tranquillamente e usano pure la violenza per controllare i loro territori.

26/5 Pupa e il secchione 2010 (Teresa Togni)



“La Pupa e il Secchione” è una trasmissione che offende le donne?
Con ogni probabilità questa trasmissione è tutta una farsa, una commedia portata avanti da attori dilettanti , questa è l’ipotesi che prevale: si spera che questa idea, che ci si forma appena si vede questa trasmissione.
Cinque minuti di trasmissione bastano e avanzano, ma il guaio è che i ragazzini si attaccano a questo programma e ci credono, ritengono che quelli siano i “geni” e le donne siano tutti così.

26/5 Cause crisi finanziaria (Angelo Ruben)



La crisi greca è stata giudicata troppo pericolosa dal mondo economico internazionale e l’affetto domino, effetto contagio terrorizza il vecchio continente, ma pure il resto del mondo: per prima conseguenza c’è stata una svalutazione dell’Euro rispetto alle altre monete.
Inoltre abbiamo il rischio gravissimo che i mercati non diano più fiducia agli Stati: in pratica portino al fallimento tante nazioni, non solo la Grecia, ma Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia.
Siamo vicino al disastro?
No, dovremo fare tanti sacrifici.

26/5 Finanziaria e lavoro 2010 (Arduino Rossi)



Il caldo dell’estate calmerà la bufera finanziaria?
Io sono sempre convinto che questa bufera è frutto di un assalto speculativo all’Euro: è qualcosa di molto comune e diffuso, ma è pure non sempre o quasi mai un’azione di stampo politico.
Non ci sono nemici dell’Europa, ma gruppi economici che se ne approfittano del momento e tutti assieme, ma in modo non coordinato cercano di fare dei facili guadagni.

26/5 Razzismo oggi (Angelo Mistri)



Il popolo italiano non è un popolo razzista, ma solo non conosce gli stranieri e la non conoscenza porta alla paura, che a sua volta è una cattiva consigliera.
Diversi popoli del Nord Europa provano per tutte le altre popolazioni sentimenti ostili, anzi di autentica superiorità.
Sono i popoli eletti, superiori a tutti gli altri, con la pelle candida e i capelli biondi, noi italiani siamo differenti è la nostra è solo paura, semplice e banale.

26/5 Italia, cambiare o morire (Angelo Ruben)



Il Paese è pronto per cambiare?
Temo di no: l’Italia perderà i privilegi dei privilegiati, ma prima si dovranno soffrire altre pene a non finire.
Il difficile sta appunto nel far entrare non il privato in tutti i settori, fattore discutibile, ma il libero mercato, con le sue regole: non servono i cambiamenti da monopolio pubblico a monopolio privato, ma due o più nuovi enti in concorrenza.

26/5 Stampa nazionale (Angelo Ruben)



La stampa italiana sta soffrendo per la concorrenza dei Blog: questo è solo l’inizio, ma se non si adeguerà le nostre grandi testate o falliranno o saranno finanziate, come i terremotati, dalle sovvenzioni pubbliche.
Il mercato non perdona e queste strutture antiquate che sono spesso le redazioni dei periodici nazionali pretendono soldi a destra e manca.
Non erano loro i sostenitori del libero mercato?

26/5 Stampa Giornali (Arduino Rossi)



L’Ordine dei Giornalisti non ci sarà più?
Si attende la legge che regolamenterà questo ferro vecchio tutto italiano, ma ci si augura che non sia una norma che serva solo agli editori: serve una norma che liberi l’iniziativa giornalistica, portandoci così ad avere più voci e più opinioni.
Il giornalismo italiano soffre la carenza di pareri critici intelligenti: i nostri giornali si mettono spesso dietro a un pugno di notizie di cronaca, quelle della giornata, ma poi le presentano spesso con lo stesso tono …. addomesticato.

26/5 Giornalisti, lavoro e l'Ordine dei Giornalisti (Belotti Caterina)



Le nuove leggi sulla stampa devono essere liberatorie non devono essere delle norme che limitano la libertà, come pare che continui a capitare: oltre alle leggi sulle intercettazioni, si attende la norma che abolirà l’Ordine dei Giornalisti.
Tutti possono aprire un giornale, ma ciò che conta che si applichino su di lui io controlli legali di rito, contro calunnie e insulti a mezzo stampa.