30 mag 2010

30/5 La crisi finanziaria 2010 (Paolo Rossi)



La crisi finanziaria è frutto di speculazioni a livello planetario, questo gioco alla distruzione delle economie è la conseguenza di un modo di concepire l'economia basato solo sul profitto immediato e il guadagno assoluto, senza preoccuparsi delle conseguenze sociali.
La disoccupazione, la recessione economica non sono un problema: è in corso uno scontro tra misteriosi gruppi economici, che non hanno remore e pensieri, vogliono arricchirsi a tutti costi, anche se interi Paesi saranno rovinati o messi alla fame.

30/5 L'Ordine dei Giornalisti italiani (Arduino Rossi)



L'ordine dei giornalisti resiste da anni, eppure lo scontro è aperto tra chi lo vuole ancora e chi invece lo considera, giustamente, un residuato bellico degli anni Trenta, dell'epoca fascista.
Fabrizio Cicchitto, del Pdl, ha ipotizzato l'abolizione di questo ordine, ma visto che il suo capo e padrone Silvio Berluscon, sostiene che c'è troppa libertà in Italia non rimane che attenderci una riforma peggiorativa, diciamo peggiore di quella di Lui, il Duce.

30/5 I deputati della repubblica sono troppi (Michele Belotti)



Da tempo si parla di tagliare il numero dei deputati e dei senatori: si risparmierebbero le risorse economiche e si avrebbero meno correnti politiche che si comportano da parassiti nella realtà del Paese.
Quando si parla di togliere privilegi e vantaggi subito le proteste salgono alle stelle, da parte di quei gruppi che hanno dei privilegi da sempre.
Dietro ogni deputato c'è un privilegio da difendere

30/5 Repubblica, notizie che non arrivano (Angelo Ruben)



La riforma della Repubblica sta andando per le lunghe: la Terza Repubblica non arriva, anzi pare che nessuno se ne ricordi.
Nelle ipotesi c'era un Repubblica federale con un presidente della repubblica eletto direttamente dal popolo: avremmo avuto l'equilibrio tra un potere centrale stabile, pure forte e una nazione che mantiene l'equilibrio tra le sue priorità.

29 mag 2010

il colore verde è lo sfondo del gonfalone della Provincia di Bergamo

il verde sulla bandiera è lo stesso del gonfalone ufficiale(con decreto)
come si può notare dalle immagini allegate:

* il colore verde è lo sfondo del gonfalone della Provincia di Bergamo da almenno 15 anni ( con regolare decreto ministeriale )

* la bandiera della provincia di Bergamo_bozza 2010 con le variazioni grafiche e la sostituzione della scritta in latino
con Bèrghem ( casa sul monte ) e l'aggiunta in alto di: Provincia di Bergamo ricalca sostanzialmente il Gonfalone Ufficiale

* l'attuale bandiera in almeno tre versioni diverse NON ha alcun decreto ministeriale perchè mai richiesto dai precedenti Presidenti
e NON è in alcun modo un simbolo ufficiale dell'Ente Provincia di Bergamo

ergo la Provincia di Bergamo da sempre NON ha alcuna bandiera però gli uffici ne sono pieni
quindi altre bandiere non ufficiali possono sostituire quelle attuali.


Presto sarà inoltrata ufficiale domanda alle autorità competenti per ottenere il decreto

Ettore Pirovano

29/5 Benedetto XVI, la chiesa Cattolica e i perbenisti (Mecca Elisa)



Benedetto XVI sta vivendo un periodo difficile, anzi siamo in una fase torbida, fangosa della vita della Chiesa: è toccato al papa tedesco far pulizia del marcio lurido della pedofilia.
E' pure suo compito subire gli attacchi dei mass-media: c'è un astio feroce contro la Chiesa Cattolica, lanciata dalla “laica” stampa statunitense, poi seguita da quella di mezzo mondo: pensare che costoro, i giornalisti si dovrebbero preoccupare dei loro editori che sono i ricchi uomini d'affari, uomini della finanza, che hanno provocato questo disastro.
Per loro è più facile attaccare la chiesa che i loro padroni.
Questi giornalisti sono proprio dei.........

29/5 La Repubblica quotidiano (Arduino Rossi)



La Repubblica è il coraggioso “quotidiano” italiano, tanto amato e tanto apprezzato per la sua superiorità verso la plebe, la provincia italiana: loro sì che sono intellettuali, non le capre, o scusate, i caprai che pascolano le simpatiche bestia in montagna.
I nostri repubblichini, i seguaci di La Repubblica non demordano dalle loro posizioni laiche, anticristiane, ma in vita mia non né ho trovato uno che conoscesse i Vangeli, ne avesse letto almeno mezzo.
Cari lettori, leggete.......con senso critico e non vendete il .....ulo e il cervello (intendevo il mulo visto che parlavo di bestie).

29/5 Maroni, Gianfranco fini, i terroristi e la cittadinanza agli extracomunitari (Barbara Valota)



Maroni teme i terroristi disorganizzati: “I cosiddetti terroristi fai da te, persone cresciute nei nostri paesi, rappresentano un fenomeno allarmante”.
Il ministro dell'Interno afferma che la prevenzione è buona e continua: “Per quanto riguarda l'Italia c'è una collaborazione eccellente tra la nostra polizia e quella americana”'.
Un'altra risposta potrebbe venire dal progetto di Gianfranco Fini, con la cittadinanza, per permettere ai terroristi cresciuti in casa nostra, di dimostrare il loro affetto alle nostre istituzioni, sentendosi ben integrati nel nostro Paese.

29/5 Restivo, Claps e un arresto preannunciato dalla stampa (Maria Valota)



Danilo Restivo ora è in prigione in Gran Bretagna, con due accuse pesanti: la prima riguarda l'omicidio di una donna inglese, madre di due figli il secondo invece è riferito all'omicidio della povera ragazza Elisa Claps.
Elisa rimase nascosta per 17 anni nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza: ora è da scoprire eventuali coperture che hanno permesso a Restivo di restare ...tranquillo per tutti questi anni: sarebbe stato meglio per lui dimostrare la sua innocenza allora, se è innocente.

29/5 Gianfranco Fini, presidente conservatore? (Teresa Togni)



Gianfranco Fini è l'uomo politico conservatore per eccellenza: è elegante e rammenta vagamente un bancario in carriera, che si preoccupa pure dell'abbronzatura.
Ciò che dice non pare qualcosa di eccezionale, ma è il modo come lo dice che affascina: se poi si leggono le sue frasi e le si mischiano a migliaia di altre frasi comuni, oso affermare banali, è sempre il solito perbenista, con qualche velleità progressiste, ma con garbo, con classe e stile.