9 giu 2010

Il Cristo, figlio e Signore di Davide

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Il Cristo, figlio e Signore di Davide
35 Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? 36 Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:
Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi.
37 Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

Il primo comandamento

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28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi». 32 Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

9/06 Crisi economica 2010 e famiglia (Angelo Ruben)


Gli aiuti economici alle famiglie con figli minori devono assolutamente arrivare: questa è la prima delle priorità di una società come la nostra, che rischia il suicidio demografico.
La famiglia era una struttura solida e ancora non si capisce l’impegno speso per incrinarla e danneggiarla di un certo tipo di sottocultura trionfante negli ultimi 40 anni: si vede che odiavano la stabilità che generava e le società allargate che si costruivano attorno, i borghi e i quartieri.
Oggi abbiamo solo il disastro del disagio sociale in troppe realtà, spesso sono i ceti medi a soffrire di questa situazione.

9/06 Istruzione e cultura (Barbara Valota)


Certamente e la nostra società, che è sempre più schematizzata e chiusa in se stessa vive di menzogne sociali: il bene e il male, il giusto e l’ingiusto sono legati sempre più al concetto di convenienza.
Il bene funziona se conviene praticarlo, ma quasi mai ne vale la fatica e lo si lascia ai … falliti, quella gente che soffre per…nulla: i vincenti, o coloro che si ritengono tali, non hanno scrupoli, importante è il risultato.

9/06 Laicismo facilone (Michele Belotti)


Quanto male ha provocato la cultura laicista degli ultimi 40 anni in Italia?
Il laicismo non è una visione laica della vita, neppure atea, è quel modo di concepire l’esistenza umana con i sacri e “santi” valori piccolo borghesi, sì, di quella borghesia piccola, piccola che soffre di meschinità cronica.
Così la famiglia è stata sostituita dai …….. senza famiglia, ovvero colore che sono bambinoni mai cresciuti anche di 50 e 60 anni.

9/06 La libertà di Google (Teresa Togni)


Come sarà il mondo dopo l’avvento di Internet?
Ci sarà la più grande trasformazione culturale e pure religiosa del pianeta: noi non lo vedremo, ma questo mondo globale uniformerà e vincerà ostilità antiche tra popoli.
Alla fine il villaggio globale esisterà e le culture si amalgameranno, con il trionfo di chi sa reggere un discorso, chi sa cosa sia la logica e la razionalità, almeno si spera.

9/06 Età pensionabile donna (Arduino Rossi)


La scelta di rendere morbida e differenziata l'uscita dal mondo del lavoro invece sarà necessaria, prima o poi, con la graduale trasformazione del sistema pensionistico: non c'è alternativa, ma a capirlo dovranno essere non solo i politici, ma pure i sindacati, ostili da sempre a mutamenti sostanziali, legati a una visione antiquata dell'Italia, quella che esisteva sino agli anni Cinquanta.

9/06 Pensioni donne (Arduino Rossi)


Io temo che sia questo il motivo per cui si prosegue con questo gioco al massacro, terrorizzando i pensionabili con le minacce di allungamento degli anni necessari per giungere al fatidico giorno: la gente che ha quattro risparmi li reinveste in queste forme di pensione privata, offerti dalla banche.
Già oggi conviene di più riutilizzare i contributi per la pensione, circa un terzo dello stipendio netto, per alcune forme differenti dalla classica pensione pubblica: si avrebbe una piccola rendita, di circa mille euro dopo 20, 25 anni, quasi una baby pensione.

9/06 Contributi Inps e pensioni (Arduino Rossi)

Reinvestendo in parte i contributi si avrebbe risolto negli anni il problema delle pensioni.
Con questo metodo si avrebbe assicurato un ricambio generazionale alle aziende, la pensione per di più decente a chi ha lavorato 35, 40 anni in fabbrica e negli uffici.
Inoltre si avrebbero risparmiato enormi capitali, magari da spendere in favore delle famiglie con figli.
Questo non è avvenuto e un motivo certamente c'è.
Qualcuno ha visto questa scelta come qualcosa fortemente concorrenziale al sistema delle assicurazioni e delle pensioni private?

9/06 Google contro il resto del mondo (Angelo Ruben)


Google ha un impero strano: tiene uniti circa un miliardo di utenti con i suoi servizi gratuiti: così è possibile aprire giornali indipendenti, che i poteri locali non vogliono neppur sentir parlare:
La democrazia nel mondo è sempre più circoscritta e allora i potentati mondiali tentano di colpire il motore di ricerca per eccellenza per costringerlo a sottomettersi alla volontà del vecchio che resiste in tutto il mondo, ma la voglia di libertà è troppo grande.