10 giu 2010

Gesù in croce deriso e oltraggiato


Gesù in croce deriso e oltraggiato
29 I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30 salva te stesso scendendo dalla croce!». 31 Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso! 32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

La crocifissione

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La crocifissione
24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. 25 Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. 26 E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. 27 Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. 28 E fu adempiuta la Scrittura che dice: «E' stato noverato tra gli scellerati.»

La via della croce


La via della croce
21 Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. 22 Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, 23 e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

10/6 Carcere e lavoro (Arduino Rossi)


Quindi la pena giusta e alternativa per eccellenza dovrebbe essere il lavoro, duro che stanca e fa dormire di notte il sonno dei giusti.
La nostra Costituzione inizia con “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.
Qualcuno però dovrebbe aggiungere, “sul lavoro degli onesti”.
Questo fatto non dovrebbe scordarlo Silvio quando parla di riforma costituzionale.

10/6 Carceri e delinquenza (Arduino Rossi)


I mafiosi e i delinquenti incalliti soffrono la prigione?
Il carcere per loro non sarà una festa, ma certamente non dovranno fare fatica per tirare la fine del mese con i loro “cattivi” affari sempre fruttuosi.
Il lavoro è sempre la pena giusta per tutti i delinquenti, è ciò che temono di più: è per evitarlo che spesso, se non sempre, commettono crimini.

10/6 Libertà e pensiero (Arduino Rossi)


Invece c'è un punto nella nostra Costituzione che lascia perplessi: l'abolizione dei lavori forzati.
I lavori forzati erano e sono, in certi Paesi, qualcosa di barbaro, di atroce, ma in Italia l'obbligo di guadagnarsi il pane o morire di fame in alternativa è solo per gli onesti: i delinquenti invece possono rubare, accumulare bei patrimoni, magari in paradisi fiscali, pagarsi i migliori avvocati e scontarsi la pena sempre condonata, ridotta, scontata, amnistiata, che cade in prescrizione.

10/6 Libertà di stampa (Arduino Rossi)


Ciò che preoccupa e questa permalosità del premier: le critiche non devono essere censurate e non si interviene nei programmi politici come caudillo sudamericani, sostenendo che sono bugiardi chi la pensa diversamente da lui.
La Costituzione ha dei limiti, ma la giustizia deve essere sempre separata dal potere esecutivo, altrimenti tutto andrebbe male: solo le dittature hanno i tribunali controllati dal governo.

10/6 Sicurezza nelle strade (Arduino Rossi)


Per l'ordine pubblico non osano presentare nulla, anzi parlano di amnistia per i “poveri carcerati”, per il lavoro ripropongono le assunzioni pubbliche o aiuti alle aziende, per l'emigrazione clandestina condoni: il Paese è lontanissimo da tutto questo e con idee simili è impossibile che questa sinistra vinca le elezioni nei prossimi anni.

10/6 Governo italiano e stabilità (Arduino Rossi)


Non tema Silvio le opposizioni: non si vede qualcosa o qualcuno in grado di mettere in discussione il suo potere con un programma politico decente.
Berlusconi rimarrà ancora molto tempo al potere, perché non abbiamo leader di scorta.
Non c'è nessuno che sappia intervenire sulle questioni che interessano agli italiani: la sinistra si arrocca su posizioni di presunta superiorità verso il popolino filo Berlusconi, ma non sa dare certezze e risposte.

10/6 La riforma della costituzione di Silvio Berlusconi (Arduino Rossi)


Rinnovi i punti che crede, ma non tocchi la prima parte della carta costituzionale, quella dei diritti e dei doveri, altrimenti si rischierebbe di finire in una specie di monarchia costituzionale: sarebbe grave anzi gravissimo perché i cittadini si dividerebbe in rassegnati, in disperati e arrabbiati, con pochi sostenitori che penderebbero dalle labbra del loro capo.