11 giu 2010

11/6 Tiranni e teocrazie (Arduino Rossi)


Comunque le sensazioni sono l'unica arma che si ha in questo momento, l'unica che non dovrebbe portare a guai seri.
Invece molto utile è il lavoro culturale che si può fare e forse si è già fatto pure in passato: il dialogo e la cultura sono la più grande arma contro il fanatismo e l'estremismo, compreso quello religioso.

11/6 Iran e armi nucleari (Arduino Rossi)


Il nucleare iraniano non deve esistere, ma il pericolo è il solito.
Il regime ha tanti nemici interni: i duri della repubblica non si fidano neppure dei loro affiliati e l'equilibrio del potere comincia a mostrare pericolosi sbilanciamenti.
Non rimane allora che cercare la guerra santa contro gli infedeli, per riunire tutti, il popolo e chi vuole giustizia, i gruppi minoritari e i gruppi degli indecisi: infatti l'Iran vuole lo scontro contro Israele.

11/6 Israele e il diritto ad esistere (Arduino Rossi)


Sperano che lo Stato ebraico li colpisca con la sua efficace aviazione, per diventare vittime sia per il mondo che per l'opinione pubblica interna.
Le sanzioni economiche sono poca cosa, perché il contrabbando nella regione le renderebbe quasi nulle, o quanto meno scarsamente efficaci, poi il popolo iraniano sa soffrire e non si ribellerà agli Ayatollah, o almeno in questo periodo storico.

11/6 Islamici e guerra (Arduino Rossi)


Gli sciiti hanno forte il senso del martirio: temono non solo gli infedeli, ma pure i loro confratelli sunniti.
Lo scontro nella regione diventerebbe ancora più complesso di quello iracheno, con le varie frazione sciite, da quelle più moderate sino a quelle più radicali, che si scontrerebbero per la resa dei conti.

11/6 Guerra e Iran (Arduino Rossi)


Il segretario alla Difesa Usa attende con speranza la risposta del Consiglio di Sicurezza Onu: l'Iran potrebbe avere le sue sanzioni economiche, che si augura serie e risolutive.Quindi la diplomazia è in movimento per convincere la Russia e la Cina: l'Iran è una realtà pericolosa per tutto il mondo, quindi le soluzioni per contenere l'arroganza aggressiva della repubblica degli Ayatollah devono essere decise e dure.


11/6 Carcere e pena dura (Arduino Rossi)


Quindi la pena giusta e alternativa per eccellenza dovrebbe essere il lavoro, duro che stanca e fa dormire di notte il sonno dei giusti.
La nostra Costituzione inizia con “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.
Qualcuno però dovrebbe aggiungere, “sul lavoro degli onesti”.
Questo fatto non dovrebbe scordarlo Silvio quando parla di riforma costituzionale.

11/6 Stato e legalità (Arduino Rossi)


I mafiosi e i delinquenti incalliti soffrono la prigione?
Il carcere per loro non sarà una festa, ma certamente non dovranno fare fatica per tirare la fine del mese con i loro “cattivi” affari sempre fruttuosi.
Il lavoro è sempre la pena giusta per tutti i delinquenti, è ciò che temono di più: è per evitarlo che spesso, se non sempre, commettono crimini.


11/6 Libero pensiero (Arduino Rossi)

Invece c'è un punto nella nostra Costituzione che lascia perplessi: l'abolizione dei lavori forzati.
I lavori forzati erano e sono, in certi Paesi, qualcosa di barbaro, di atroce, ma in Italia l'obbligo di guadagnarsi il pane o morire di fame in alternativa è solo per gli onesti: i delinquenti invece possono rubare, accumulare bei patrimoni, magari in paradisi fiscali, pagarsi i migliori avvocati e scontarsi la pena sempre condonata, ridotta, scontata, amnistiata, che cade in prescrizione.

11/6 Berlusconi Silvio contro la Costituzione ….comunista (Arduino Rossi)


Berlusconi ora se la prende con la costituzione: ''La Costituzione è molto datata. Si parla molto di lavoratori e quasi mai di impresa''.
E' sempre tutta colpa dei comunisti, che Silvio li vede in ogni buco e li sogna pure di notte: “.....la cultura comunista che dagli anni '70 dominante, che guarda con sospetto gli imprenditori''.

11/6 Democrazia e libertà (Arduino Rossi)


Ciò che preoccupa e questa permalosità del premier: le critiche non devono essere censurate e non si interviene nei programmi politici come caudillo sudamericani, sostenendo che sono bugiardi chi la pensa diversamente da lui.
La Costituzione ha dei limiti, ma la giustizia deve essere sempre separata dal potere esecutivo, altrimenti tutto andrebbe male: solo le dittature hanno i tribunali controllati dal governo.