11 giu 2010

11/6 Carcere e pena dura (Arduino Rossi)


Quindi la pena giusta e alternativa per eccellenza dovrebbe essere il lavoro, duro che stanca e fa dormire di notte il sonno dei giusti.
La nostra Costituzione inizia con “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.
Qualcuno però dovrebbe aggiungere, “sul lavoro degli onesti”.
Questo fatto non dovrebbe scordarlo Silvio quando parla di riforma costituzionale.

11/6 Stato e legalità (Arduino Rossi)


I mafiosi e i delinquenti incalliti soffrono la prigione?
Il carcere per loro non sarà una festa, ma certamente non dovranno fare fatica per tirare la fine del mese con i loro “cattivi” affari sempre fruttuosi.
Il lavoro è sempre la pena giusta per tutti i delinquenti, è ciò che temono di più: è per evitarlo che spesso, se non sempre, commettono crimini.


11/6 Libero pensiero (Arduino Rossi)

Invece c'è un punto nella nostra Costituzione che lascia perplessi: l'abolizione dei lavori forzati.
I lavori forzati erano e sono, in certi Paesi, qualcosa di barbaro, di atroce, ma in Italia l'obbligo di guadagnarsi il pane o morire di fame in alternativa è solo per gli onesti: i delinquenti invece possono rubare, accumulare bei patrimoni, magari in paradisi fiscali, pagarsi i migliori avvocati e scontarsi la pena sempre condonata, ridotta, scontata, amnistiata, che cade in prescrizione.

11/6 Berlusconi Silvio contro la Costituzione ….comunista (Arduino Rossi)


Berlusconi ora se la prende con la costituzione: ''La Costituzione è molto datata. Si parla molto di lavoratori e quasi mai di impresa''.
E' sempre tutta colpa dei comunisti, che Silvio li vede in ogni buco e li sogna pure di notte: “.....la cultura comunista che dagli anni '70 dominante, che guarda con sospetto gli imprenditori''.

11/6 Democrazia e libertà (Arduino Rossi)


Ciò che preoccupa e questa permalosità del premier: le critiche non devono essere censurate e non si interviene nei programmi politici come caudillo sudamericani, sostenendo che sono bugiardi chi la pensa diversamente da lui.
La Costituzione ha dei limiti, ma la giustizia deve essere sempre separata dal potere esecutivo, altrimenti tutto andrebbe male: solo le dittature hanno i tribunali controllati dal governo.

11/6 Crimini e politica (Arduino Rossi)


Per l'ordine pubblico non osano presentare nulla, anzi parlano di amnistia per i “poveri carcerati”, per il lavoro ripropongono le assunzioni pubbliche o aiuti alle aziende, per l'emigrazione clandestina condoni: il Paese è lontanissimo da tutto questo e con idee simili è impossibile che questa sinistra vinca le elezioni nei prossimi anni.

11/6 Governo Berlsconi non cade (Arduino Rossi)


Non tema Silvio le opposizioni: non si vede qualcosa o qualcuno in grado di mettere in discussione il suo potere con un programma politico decente.
Berlusconi rimarrà ancora molto tempo al potere, perché non abbiamo leader di scorta.
Non c'è nessuno che sappia intervenire sulle questioni che interessano agli italiani: la sinistra si arrocca su posizioni di presunta superiorità verso il popolino filo Berlusconi, ma non sa dare certezze e risposte.

11/6 Berlusconi e la Costituzione (Arduino Rossi)


Rinnovi i punti che crede, ma non tocchi la prima parte della carta costituzionale, quella dei diritti e dei doveri, altrimenti si rischierebbe di finire in una specie di monarchia costituzionale: sarebbe grave anzi gravissimo perché i cittadini si dividerebbe in rassegnati, in disperati e arrabbiati, con pochi sostenitori che penderebbero dalle labbra del loro capo.

11/6 Imprenditore Silvio Berlusconi (Arduino Rossi)


Purtroppo Silvio è scivolato sulla buccia di banana del vecchio imprenditore che non sopporta di essere contrastato, ma lo scontro e le lotte sociali favoriscono il rinnovo tecnologico: i servi mal pagati non aiutano a preferire nuove tecnologie per ridurre il costo dei dipendenti, sempre nella logica di mercato.
Non si può governare con questa costituzione?

11/6 Leggi e lavoratori (Arduino Rossi)


Quando poi parla degli anni Settanta, Silvio dimentica che furono anni di sviluppo economico, con molte contraddizioni: in quel periodo la fiducia era grande per il futuro e mai ci si sarebbe immaginato una situazione così drammatica per l'Italia, con disoccupazione e chiusure delle aziende.
I diritti dei lavoratori sono importanti per le imprese quanto per i dipendenti: senza diritti si avrebbero solo schiavi.