11 giu 2010

11/6 Trafficanti d'armi (Arduino Rossi)


La storia si ripete: qualcuno si arricchisce, i popoli subiscono le conseguenze dei conflitti militari, in questo caso degli embarghi.
Intere nazioni sono ridotte alla fame per la follia di qualche fanatico e dei mercanti di morte, che portano lavoro e benessere, questo bisogna dirlo, in un'altra parte del mondo.

11/6 Guerra e guerriglie (Arduino Rossi)


Ora bisogna tamponare la falla che si è aperta: questa volta non è un pozzo petrolifero che una compagnia di petrolieri incoscienti e senza scrupoli ha aperto in fondo all'oceano.
Questa falla è la logica economica che favorisce i guadagni privati, i disastri pubblici: furono dei mercanti greci a vendere ai turchi i cannoni che aprirono un varco nelle possenti mura di Bisanzio, la capitale del morente impero Bizantino.

11/6 Traffico e armi (Arduino Rossi)


Se i fanatici hanno i soldi arrivano i trafficanti di armi che vendono a prezzi maggiorati ciò che gli esaltati desiderano.
Così la guerra diventa possibile perché i mafiosi fanno buoni affari, i mercanti e i faccendieri si sanno muovere, i capitali sono depositati, investiti e l'economia girerà, anche se sarà un'economia di morte.

11/6 Dittatura e tiranni (Arduino Rossi)


Questi Stati hanno affamato la loro gente per avere questi strumenti di morte e di distruzione, in troppi si sono arricchiti: oggi si corre ai ripari, ma gli affaristi che hanno venduto certi arnesi contano i soldi depositati in banche sicure, magari in qualche paradiso fiscale.
L'odio e la guerra non hanno bisogno di soldi per nascere e diffondersi, ma se non si hanno capitali tutto si riduce a una brutta rissa, a minacce verbali contro il nemico.

11/6 Teocrazia e dittature (Arduino Rossi)


Infatti i tiranni temono il pensiero libero e le critiche, per loro sono gli intellettuali i peggiori criminali del mondo e li vorrebbero tutti impiccati.
E' vero che non bisogna attendere la morte naturale delle dittature, ma bisogna aiutarle a raggiungere il più presto possibile il loro destino, l'oblio.
Invece gli errori diplomatici del passato oggi si stanno dimostrando nefasti: in tanti hanno fornito mezzi tecnologici ed armi alle potenze regionali, tra cui l'Iran.

11/6 Tiranni e teocrazie (Arduino Rossi)


Comunque le sensazioni sono l'unica arma che si ha in questo momento, l'unica che non dovrebbe portare a guai seri.
Invece molto utile è il lavoro culturale che si può fare e forse si è già fatto pure in passato: il dialogo e la cultura sono la più grande arma contro il fanatismo e l'estremismo, compreso quello religioso.

11/6 Iran e armi nucleari (Arduino Rossi)


Il nucleare iraniano non deve esistere, ma il pericolo è il solito.
Il regime ha tanti nemici interni: i duri della repubblica non si fidano neppure dei loro affiliati e l'equilibrio del potere comincia a mostrare pericolosi sbilanciamenti.
Non rimane allora che cercare la guerra santa contro gli infedeli, per riunire tutti, il popolo e chi vuole giustizia, i gruppi minoritari e i gruppi degli indecisi: infatti l'Iran vuole lo scontro contro Israele.

11/6 Israele e il diritto ad esistere (Arduino Rossi)


Sperano che lo Stato ebraico li colpisca con la sua efficace aviazione, per diventare vittime sia per il mondo che per l'opinione pubblica interna.
Le sanzioni economiche sono poca cosa, perché il contrabbando nella regione le renderebbe quasi nulle, o quanto meno scarsamente efficaci, poi il popolo iraniano sa soffrire e non si ribellerà agli Ayatollah, o almeno in questo periodo storico.

11/6 Islamici e guerra (Arduino Rossi)


Gli sciiti hanno forte il senso del martirio: temono non solo gli infedeli, ma pure i loro confratelli sunniti.
Lo scontro nella regione diventerebbe ancora più complesso di quello iracheno, con le varie frazione sciite, da quelle più moderate sino a quelle più radicali, che si scontrerebbero per la resa dei conti.

11/6 Guerra e Iran (Arduino Rossi)


Il segretario alla Difesa Usa attende con speranza la risposta del Consiglio di Sicurezza Onu: l'Iran potrebbe avere le sue sanzioni economiche, che si augura serie e risolutive.Quindi la diplomazia è in movimento per convincere la Russia e la Cina: l'Iran è una realtà pericolosa per tutto il mondo, quindi le soluzioni per contenere l'arroganza aggressiva della repubblica degli Ayatollah devono essere decise e dure.