12 giu 2010

12/6 Stampa libera (Arduino Rossi)


Invece c'è un punto nella nostra Costituzione che lascia perplessi: l'abolizione dei lavori forzati.
I lavori forzati erano e sono, in certi Paesi, qualcosa di barbaro, di atroce, ma in Italia l'obbligo di guadagnarsi il pane o morire di fame in alternativa è solo per gli onesti: i delinquenti invece possono rubare, accumulare bei patrimoni, magari in paradisi fiscali, pagarsi i migliori avvocati e scontarsi la pena sempre condonata, ridotta, scontata, amnistiata, che cade in prescrizione.

12/6 Pedofilia e il papa /Arduino Rossi)


Benedetto XVI parla ancora di pedofilia: "Chiediamo insistentemente perdono a Dio e alle persone coinvolte".
La vicenda sta ancora tormentando la Chiesa: "intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più".
Intanto si parla di spinte esterne per manipolare la Chiesa.

12/6 Papa Ratzinger (Angelo Mistri)


Qualcuno vuole spingere la Chiesa verso posizioni lontane dalla suo magistero?
Stanno usando la campagna contro la pedofilia dei preti per ricattare la Chiesa Cattolica?
Ci sono delle voci e dei sospetti chi saranno costoro?
Sono degli interessi ben precisi e di parte: riguardano la politica estera della Chiesa, la politica sociale, che a loro non piace.
Volete i nomi?
Leggetevi i giornali.

12/6 Libertà di parola (Arduino Rossi)


Blog libero è qualcosa che in troppi non sopportano: la libertà di critica fa tanto bene al Paese, ma i servi della gleba, quei sudditi che si vendono per un posto neppure troppo retribuito, ma di …..prestigio non demordono.
La guerra per la libertà ormai pare finita e il servilismo ha trionfato: pensare che un tempo c'era gente che faceva lo spazzino per la sua dignità e il suo orgoglio di uomo libero.

12/6 Democratici liberi e certi (Arduino Rossi)


Ciò che preoccupa e questa permalosità del premier: le critiche non devono essere censurate e non si interviene nei programmi politici come caudillo sudamericani, sostenendo che sono bugiardi chi la pensa diversamente da lui.
La Costituzione ha dei limiti, ma la giustizia deve essere sempre separata dal potere esecutivo, altrimenti tutto andrebbe male: solo le dittature hanno i tribunali controllati dal governo.

12/6 Carcere all'italiana (Arduino Rossi)


Per l'ordine pubblico non osano presentare nulla, anzi parlano di amnistia per i “poveri carcerati”, per il lavoro ripropongono le assunzioni pubbliche o aiuti alle aziende, per l'emigrazione clandestina condoni: il Paese è lontanissimo da tutto questo e con idee simili è impossibile che questa sinistra vinca le elezioni nei prossimi anni.

12/6 Governo senza alternativa? (Arduino Rossi)


Non tema Silvio le opposizioni: non si vede qualcosa o qualcuno in grado di mettere in discussione il suo potere con un programma politico decente.
Berlusconi rimarrà ancora molto tempo al potere, perché non abbiamo leader di scorta.
Non c'è nessuno che sappia intervenire sulle questioni che interessano agli italiani: la sinistra si arrocca su posizioni di presunta superiorità verso il popolino filo Berlusconi, ma non sa dare certezze e risposte.

12/6 La Costituzione e Silvio Berlusconi, futuro monarca? (Arduino Rossi)


Rinnovi i punti che crede, ma non tocchi la prima parte della carta costituzionale, quella dei diritti e dei doveri, altrimenti si rischierebbe di finire in una specie di monarchia costituzionale: sarebbe grave anzi gravissimo perché i cittadini si dividerebbe in rassegnati, in disperati e arrabbiati, con pochi sostenitori che penderebbero dalle labbra del loro capo.

12/6 Costituzione Italiana e imprenditoria (Arduino Rossi)


Purtroppo Silvio è scivolato sulla buccia di banana del vecchio imprenditore che non sopporta di essere contrastato, ma lo scontro e le lotte sociali favoriscono il rinnovo tecnologico: i servi mal pagati non aiutano a preferire nuove tecnologie per ridurre il costo dei dipendenti, sempre nella logica di mercato.
Non si può governare con questa costituzione?

12/6 Lavoratori e democrazia, leggi (Arduino Rossi)


Quando poi parla degli anni Settanta, Silvio dimentica che furono anni di sviluppo economico, con molte contraddizioni: in quel periodo la fiducia era grande per il futuro e mai ci si sarebbe immaginato una situazione così drammatica per l'Italia, con disoccupazione e chiusure delle aziende.
I diritti dei lavoratori sono importanti per le imprese quanto per i dipendenti: senza diritti si avrebbero solo schiavi.