13 giu 2010

13/6 Settari e settarismo (Angelo Ruben)


I seguaci, gli affiliati sono convinti di essere gli unici ad avere la verità e che il mondo è formato da cattivoni, da empi e perversi destinati alla dannazione, senza scampo, a reincarnazioni terribili, da infelici.
Queste sette sono uno dei problemi gravi che riguarderanno il nostro futuro: le famiglie si sfaldano e gli individui non hanno neppure un contesto sociale aggregante dove vivere, così questi gruppi esoterici, balordi, si trasformano in famiglia, in borgo con vicini accoglienti.

13/6 Esoterismo trionfante (Paolo Rossi)


L'esoterismo trionfante, con le mode culturali orientaleggianti sono la base di tali inganni: alla fine i seguaci si dividono in due categorie, quelli che lavorano come schiavi e quelli che vengono derubati di tutti i beni.
La caratteristica prima di una setta sta nell'isolamento totale dalle persone normali dei seguaci: spesso rompono con le famiglie, con gli amici e i colleghi, perché così non potranno ascoltare pareri diversi da quelli deliranti che si odono nella setta.

13/6 Gruppi esoterici (Paolo Rossi)


Questi individui poi sono pure protetti da libertari in cerca di diritti da proteggere: per loro esiste la libertà , costoro possono dire e fare ciò che vogliono.
Esiste il reato di circonvenzione di incapace, ma spesso gli affiliati della setta diventano dei difensori dei loro carnefici e per loro le panzane raccontate sono la verità: si parla di energia, di reincarnazione (non le unghie incarnite), delle vite precedenti.

13/6 Esoterismo e sette (Antonio Rossi)


Costoro non provano pietà e applicano il principio che la menzogna sta alla base dei rapporti umani: non sono giornalisti ovviamente, sono delle persone che ingannano.
Non sono neppure dei geni della truffa: non cercano milionari annoiati da imbrogliare, ma poveracci con problemi psicologici, di bassa cultura oppure senza sostegni umani in quel periodo.

13/6 Mamma Ebe non demorde (Mecca Elisa)


Il personaggio, che pare qualcosa di incredibile, si nutre della credulità popolare, sfruttando un suo carisma e tanta ipocrisia: di individui simili ne è piena l'Italia.
Mamma Ebe è di vecchio stile e sfrutta un certo tipo di religiosità popolare, deformando il significato e la sana ingenuità.
Oggi i nuovi santoni preferiscono l'esoterismo: ne sono piene le città italiane di sette formate da sfruttatori senza scrupoli, veri delinquenti incalliti, che considerano i deboli, i depressi, la gente semplice e credulona, come delle potenziali vittime.

13/6 Sette, settarismo e Mamma Ebe (Antonio Rossi)


La 76enne aveva fondato un'associazione a delinquere di nome “Ordine di Gesù Misericordioso”: era una setta truffaldina che sfruttava come schiavi alcuni inservienti, si arricchiva con donazioni e altro.
Le denunce e le condanne contro la santona sono fioccate per decenni, ma il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

13/6 Claps e Restivo, le prove sono scomparse? (Giuseppe Rossi)


E' un peccato che il caso di Elisa Claps sia stato trattato i questo modo: comunque ho la convinzione che alla fine Danilo Restivo verrà assolto, almeno per l'Italia, forse la Gran Bretagna lo condannerà per l'omicidio della sarta, ma da noi difficilmente potrà essere condannato.
Sono trascorsi troppi anni e le prove sono svanite nel nulla, ma forse ci sono ancora troppe interferenze.....
Qualcuno dorme sonni tranquilli a Potenza?


13/6 Danilo Claps e potenza (Michele Belotti)


Elisa Claps è stata assassinata a Potenza, l'ultimo ad averla vista, almeno sino in chiesa della santissima Trinità fu Danilo Restivo, che non fu incriminato, né si fecero indagini approfondite, anche se il Pm di allora cerca di giustificare la sua posizione con motivazioni tutte da soppesare: non fu sequestrato l'abito di Restivo, perché l'incarico gli fu dato dopo due giorni.
L'abito di Restivo si poteva benissimo sequestrare e se il signorino avesse gettato i vestiti che aveva indossato due giorni prima significava che voleva distruggere delle prove....basta poco.

13/6 Le prove e le incertezze del Caso Elisa Claps (Giuseppe Rossi)


Il caso di Elisa Claps è quello dei soliti casi chiacchierati: gli avvocati della difesa parlano di mancanza di prove contro il loro assistito e manca pure il Dna sul corpo della povera Elisa: il fatto che Danilo, secondo le accuse velate, ma non troppo, sia stato trattato con benevolenza.
Vero o falso che sia solo la stampa ha temuto accesa la vicenda e solo Chi la visto ha badato alla vicenda di una ragazza scomparsa, che a nessuno interessava.

13/6 Elisa Claps e il bottone rosso dell'assassino (Michele Belotti)


Per il caso di Elisa Claps è stato trovato un bottone di colore rosso, che non apparteneva alla povera ragazza: si sospetta che fosse dell'assassino, ma questo fatto servirà a poco perché i vestiti di Danilo Restivo non sono stati sequestrati all'epoca.
Intanto il Pm della prima inchiesta sostiene, così afferma, di non essere stato troppo ….tenero con l'unico accusato, parente dei Restivo che a Potenza contano molto, avendo avuto allora un ministro degli interni degli anni Sessanta nella loro onorata famiglia.