15 giu 2010

15/6 Nazione e nazionalismo (Barbara Valota)


Sono altri i problemi e i tradimenti nazionali, prima fra tutti lo spreco dei beni pubblici, poi il disastro ecologico e paesaggistico con costruzioni orrende.
Abbiamo pure una politica per nulla favorevole alla famiglia: i pochi aiuti che sono stati destinati negli ultimi anni non bastano a chi vuole un figlio in più.

15/6 Patriottismo italiano (Arduino Rossi)


Questi sono i veri tradimenti nazionali, altro che “Va' pensiero” al posto dell'inno di Mameli: questi tradimenti purtroppo vengono da destra, da sinistra e pure dal centro.
Queste polemiche dimostrano che abbiamo una classe politica per nulla interessata ai fatti reali del Paese, preferiscono le questioni delle fanfare e per questo si possono definire dei …....
Lascio a voi la risposta.

15/6 Nazionalismo e reazioni alle provocazioni (Maria Valota)


Le radici sono importanti pure per una propria appartenenza culturale e psicologica.
Interessante invece è questo patriottismo che si scandalizza per le provocazioni della Lega, che sfrutta la polemica per fini elettorali.
Da anni il sentimento nazionalistico, specialmente quello avvolto da retorica un po' stantia è sempre più lontano dal popolo e dai giovani.

15/6 Localismo e campanilismo (Paolo Rossi)


Sì, l'Italia esiste da sempre e soffre di una malattia non grave che si chiama localismo, che sfocia talvolta in campanilismo: ancora oggi in molti si sentono originali del paese di origine, del proprio borgo natio, prima che appartenenti alla nazione Italia.
Amare la propria terra di origine è giusto e santo: significa che sappiamo cosa siano le nostre radici.

15/6 Anti unitari del Nord Italia (Teresa Togni)


Al Nord invece i movimenti del socialismo radicale erano per nulla amanti dello Stato centrale nazionale, né della retorica patriottica.
Eppure l'Italia esiste ed esisteva anche prima dell'unità nazionale: c'era una lingua colta, una tradizione culturale, un'affinità ideale e una predisposizione territoriale ai commerci, dovuta alla natura della penisola italiana.

15/6 Inno di Mameli da cantare anche nel Veneto (Mecca Elisa)


Zaia, governatore della regione Veneto ha provocato un sussulto, la rabbia politica di destra, di sinistra: guai a non far suonare le trombe della Patria, perché la si tradisce.
Peccato che poi i nostri politici sono spesso implicati in guai giudiziari, per un'alta percentuale, i reati di peculato e corruzione abbondano, questo non è tradire, per qualcuno.
L'Italia è coperta da milioni di edifici abusivi, comunque anche molti altri edifici sono decisamente brutti, le famiglie sono abbandonate a loro stesse, ma l'inno non si tocca.

15/6 Fratelli d'Italia, Mameli e Verdi (Antonio Rossi)


L'inno di Mameli non è un bel inno, anzi, i versi del poeta soldato sono decisamente brutti: ora fissarsi su questo inno patriottico, che ha certamente la sua importanza, è proprio un segno dei tempi.
Si vede che i nostri politicanti non sanno cosa dire e cosa fare: abbiamo bisogno di programmi e progetti intelligenti, tutto il resto è aria fritta, di gente che si preoccupa degli inni e non delle famiglie con i padri disoccupati.

15/6 Nazionale di calcio e inno di Mameli (Antonio Rossi)


Gli italiani, si dice, si sentono tali solo quando gioca la nazionale: il settarismo nel nostro Paese ha origini antichissime.
La nostra unità nazionale ebbe dei momenti contrastati e contrastanti.
Il brigantaggio al Sud fu uno dei segnali più forti di disaffezione verso la nascente Italia.

15/6 Burqa e i nuovi razzisti (Arduino Rossi)


Tempo fa mia figlia mi chiese cosa significa la parola razzista e le risposi con calma che erano persone che si consideravano superiori agli altri popoli perché avevano una caratteristica fisica particolare: erano bianchi, o alti e biondo, o questo o quello. Lei mi chiese, lei che è una meticcia, chi erano costoro: io risposi che c'erano quelli rozzi e ignoranti di destra, quelli più attenti e ipocriti di sinistra.
Gli ultimi erano i peggiori ed erano i più pericolosi, infatti nascondevano e nascondono il loro razzismo dietro il buonismo, il paternalismo. Oggi, ascoltando le discussioni sul burqa ne abbiamo una prova: io li definisco fascisti di sinistra. Allora invece spiegai a mia figlia che erano molto pericolosi, ben più pericolosi dei grossolani razzisti in abito nero: loro con molta ...umanità ti fregano i diritti sotto il naso.

15/6 Mameli, Zaia e un Va' pensiero di troppo (Paolo Rossi)


“Va' Pensiero” di Giuseppe Verdi è stato preferito all'inno nazionale, l'inno di Mameli, che rappresenta l'unità nazionale: è avvenuto durante l'inaugurazione della scuola elementare di Fanzolo di Vedelago, in provincia di Treviso.
L'accusato del “grave errore” è il governatore del Veneto, Luca Zaia, che avrebbe preferito l'inno verdiano alla patriottica musica della Repubblica: le polemiche sono state numerose e una ventata di orgoglio nazionale è salito non solo dagli ex di An, ma pure da gruppi che storicamente non erano proprio nazionalisti, per la Patria e per l'Italia.