15 giu 2010

15/6 Industrie, industrializzazione, deindustrializzazione (Arduino Rossi)


Questi prodotti saranno fabbricati da altri operai, che costano 5, 10 volte di meno: è certo che non avranno la qualità di prima, l'esperienza di gente che lavora da due o tre generazioni in quella fabbrica non può essere sostituita dalla sera alla mattina.
Eppure le cose stanno andando in questo modo.
Di chi è la colpa?

15/6 Crisi economica 2010 (Arduino Rossi)


Sì, spesso le nostre aeree industriali sono in vendita, da economisti che hanno fatto i loro studi in università prestigiose e guardano con superiorità chi li ha preceduti e che ha lottato per intere esistenze per salvare l'azienda.
Così migliaia di operai perdono il posto e con loro tanti artigiani, ma pure attività collegate, come intere zone produttive, si trovano in crisi perché.....non conviene più investire in lavatrici, in motorini, in biciclette e frigoriferi.

15/6 Finanza e mercati, imprenditori nuovi (Arduino Rossi)


La cultura dei genitori imprenditori svanisce e spesso costoro diventano ben più ricchi dei padri e dei nonni, che non uscivano mai dalla ditta e sono morti al loro posto di lavoro.
Non sempre le cose vanno nel verso giusto e alcuni di costoro fanno cattivi affari, talvolta entrano pure in un mondo affaristico non pulito e arrivano i guai giudiziari, ma poi tutto va bene, gli avvocati costano caro, ma fanno....miracoli.

15/6 Imprese, imprenditori, faccendieri (Arduino Rossi)

Da imprenditori conviene di più diventare faccendieri, speculatori, importatori: si rischia di meno e si guadagna di più.
Le industrie sono palle al piede, mentre i soldi vanno e vengono in tutto il pianeta: si spostano in Cina per finire in India, investono negli Emirati Arabi, poi rischiano in America Latina, in futuro sbarcheranno pure in Africa, mentre non disdegnano neppure un po' di denaro in borsa, quando conviene rischiare.

15/6 Addio industrie (Arduino Rossi)


Questo fatto sorprende ancora di più e sconvolge: aziende svendono gli edifici perché conviene abbattere tutto e costruire dei bei condomini con centinaia di garage sotterranei, con pure un paio di centri commerciali incorporati.
Questo strano fenomeno è legato alla mobilità del capitale, che in questi anni ha raggiunto veramente la velocità della luce: basta scoprire che si guadagna di più acquistare quella merce a bassissimo costo da un Paese emergente e poi rivenderla sul mercato, senza rischi che parte l'iniziativa degli imprenditori.

15/6 La nazione italiana è in difficoltà (Arduino Rossi)


Invece io vedo semplicemente una nazione che non capisce quello che sta capitando e lascia fare, anzi lascia non fare alla classe politica: oggi gli italiani si distraggono per il campionato mondiale e così per una sera almeno non pensano ai drammi che stanno capitando.
Industrie consolidate sul territorio chiudono i battenti improvvisamente, spesso senza motivi seri apparenti: non sono fabbriche da tempo in crisi, non sono industrie che producevano debiti, ma erano pure produttive, in attivo.

15/6 Nazionale di calcio italiana e i problemi nazionali (Arduino Rossi)


Dopo la partita di Italia – Paraguay, finita con un 1 a 1, con tutto il Paese incollato ai televisori, mentre non si pensava ai gravi problemi nazionali, in tanti erano disperati, senza più lavoro e speranza.
Sarebbe facile fare della retorica contro il tifo sportivo e riproporlo come oppio dei popoli.

15/6 Si uccide per uno sfratto (Paolo Rossi)


In via Borghetto 2/A a Genova una donna di 41 anni si è uccisa perché era stata sfrattata: si è gettata dalla finestra del suo appartamento ed è caduta sulla corsia di emergenza dell'autostrada A/4.
La donna è morta sul colpo: la donna soffriva di problemi psichici, ma a scatenare l'insano gesto è stato lo sfratto esecutivo.

15/6 Patriottismo (Angelo Ruben)


Sentirsi italiani dovrebbe essere una reazione spontanea, orgogliosa, ma se a difendere la Patria abbiamo forze che sino a ieri non erano tanto amanti dell'Italia tutto diventa poco credibile.
Poi è giusto parlare di nazione italiana, senza esaltare vecchi nazionalismi fuori moda: lasciamo cadere la retorica, che uccide i sentimenti sani e autentici.

15/6 Italia e italiani (Gustavo Longhi)


Se un governatore ha fatto suonare il “Va' pensiero” al posto dell'inno nazionale, per l'inaugurazione di una scuola elementare non ha proclamato la rinascita della Repubblica Veneta.
Era solo una scelta di gusto, si spera e non il tradimento della Patria: la musica di Verdi è molto bella.