17 giu 2010

17/6 Intercettazioni legge (Mecca Elisa)


I telefoni e Internet sono sotto controllo?
Il potere e la ricchezza è in mano a chi conosce: la borsa e il mercato possono essere prevenuti o indirizzati se si sa.
Poi lo spionaggio può arrivare sino alla gente che conta e nulla passa inosservato: vizi e vizietti possono essere resi pubblici o tenuti segreti, ma utili a tutti i tipi di ricatti.

17/6 Intercettazioni di Berlusconi (Arduino Rossi)


Silvio Berlusconi teme le spie: "Siamo tutti spiati, 150 mila telefoni sono sotto controllo. La situazione è intollerabile".
Chi controlla ha il potere ed è un fatto che non deve sorprendere: chi sa cosa fanno gli altri possiede un potere immenso.
Dalla pubblicità al mondo degli affari è utile sapere cosa fanno gli altri, dai singoli uomini politici e della finanza sino alla massa comune e anonima.


17/6 Inni di Italia e fanfare (Paolo Rossi)


Si può dire che qualcuno ci ha preso per il naso, ha fatto gli interessi della grande finanza a spese del futuro nostro e dei nostri figli.
Intanto si continua a discutere di fanfare e di inni, ma i guai di certe scelte più nessuno se le ricorda.
Ora gli italiani attenderanno le prossime partite del campionato mondiale.
Speriamo che l'Italia vinca!
Non ci rimane molto altro.

17/6 Euro oggi (Arduino Rossi)


Per renderle competitive e convenienti basterebbe poco, un po' di svalutazione dell'Euro sul dollaro, oppure una politica comunitaria più attenta.
I nostri politici dove sono?
Chi affermò che avremmo avuto solo vantaggi dall'Euro dove è oggi?
Non è colpa dell'Euro se l'Italia ha perso competitività, ma è colpa del cambio sbagliato di quei tempi...euforici, che si dimostrò disastroso, altissimo: infatti la svalutazione dell'Euro sul dollaro ci ha dato un po' ripresa, purtroppo leggera.
Le scelte dei vertici sono spesso sulla nostra pelle e le decisioni di anni fa le paghiamo ora.

17/6 Euro Italia /Michele Belotti)


Io mi ricordo di certi politici, che quando si faceva notare il cambio troppo alto della lira, che entrava nell'Euro, risposero che certe attività “marginali” sarebbero scomparse, risposero che era un sacrificio necessario.
Ora le attività marginali stanno scomparendo: la tessitura è moribonda, ma pure le industrie manifatturiere svaniscono nel nulla.

17/6 Imprese e lavoro (Mecca Elisa)


Questi prodotti saranno fabbricati da altri operai, che costano 5, 10 volte di meno: è certo che non avranno la qualità di prima, l'esperienza di gente che lavora da due o tre generazioni in quella fabbrica non può essere sostituita dalla sera alla mattina.
Eppure le cose stanno andando in questo modo.
Di chi è la colpa?

17/6 Imprese in Italia (Arduino Rossi)


Sì, spesso le nostre aeree industriali sono in vendita, da economisti che hanno fatto i loro studi in università prestigiose e guardano con superiorità chi li ha preceduti e che ha lottato per intere esistenze per salvare l'azienda.
Così migliaia di operai perdono il posto e con loro tanti artigiani, ma pure attività collegate, come intere zone produttive, si trovano in crisi perché.....non conviene più investire in lavatrici, in motorini, in biciclette e frigoriferi.

17/6 Imprenditori d'Italia (Paolo Rossi)


La cultura dei genitori imprenditori svanisce e spesso costoro diventano ben più ricchi dei padri e dei nonni, che non uscivano mai dalla ditta e sono morti al loro posto di lavoro.
Non sempre le cose vanno nel verso giusto e alcuni di costoro fanno cattivi affari, talvolta entrano pure in un mondo affaristico non pulito e arrivano i guai giudiziari, ma poi tutto va bene, gli avvocati costano caro, ma fanno....miracoli.

17/6 La triste logica della deindustrializzazione in Italia (Arduino Rossi)


Da imprenditori conviene di più diventare faccendieri, speculatori, importatori: si rischia di meno e si guadagna di più.
Le industrie sono palle al piede, mentre i soldi vanno e vengono in tutto il pianeta: si spostano in Cina per finire in India, investono negli Emirati Arabi, poi rischiano in America Latina, in futuro sbarcheranno pure in Africa, mentre non disdegnano neppure un po' di denaro in borsa, quando conviene rischiare.

17/6 Deindustrializzazione in Italia (Paolo Rossi)


Questo fatto sorprende ancora di più e sconvolge: aziende svendono gli edifici perché conviene abbattere tutto e costruire dei bei condomini con centinaia di garage sotterranei, con pure un paio di centri commerciali incorporati.
Questo strano fenomeno è legato alla mobilità del capitale, che in questi anni ha raggiunto veramente la velocità della luce: basta scoprire che si guadagna di più acquistare quella merce a bassissimo costo da un Paese emergente e poi rivenderla sul mercato, senza rischi che parte l'iniziativa degli imprenditori.