18 giu 2010

18/6 Privacy telefono (Arduino Rossi)


La stampa non potrà pubblicare notizie riservate, come discorsi intercettati, sia legalmente che illegalmente, ma nella rete tutto sarà visibile e utilizzabile, come è prevedibile: nella rete nessuno riuscirà a impedire a chi ci sa fare di leggere e conoscere fatti e fattacci.
E' improbabile che la caccia alle notizie riservate possa essere bloccata da una semplice norma: il potere si nutre di conoscenza e sarà impossibile fermarlo, perché è assoluto e terribile.

18/6 Web journal (Arduino Rossi)


Quando si è nella rete significa che si ha un indirizzo non solo virtuale, ma anche reale.
Il villaggio è piccolo e la gente mormora, tutti sanno di tutti: questo non è solo il tipico borgo sperduto, ma è pure la rete.
Internet è senza segreti e quando ci si mostra a tutti c'è chi sa ogni cosa: si può sapere degli hobby, gli interessi, le passioni, le amicizie, la rabbia e la passione.

18/6 Privacy e lavoro (Paolo Rossi)


La legge sulla privacy dovrebbe difenderci, ma la tentazione è troppo forte e non ci sarà legge che impedirà a chi ha in mano Internet di cercare di capire, sapere ed agire: al primo posto ci stanno le esigenze di mercato, poi la tentazione andrà oltre.
Siamo in una nuova era dove tutti potranno sviluppare le loro capacità e fare la loro fortuna: sarà difficile nascondere virtù e predisposizioni, che un tempo non contavano nulla.

18/6 Web gratis, ma non troppo (Arduino Rossi)


Pure Internet permette di tener sotto controllo non solo i 150mila vigilati direttamente con i loro telefonini che non hanno più segreti, ma pure chiunque navighi.
Esiste un grande fratello che vigila sulle nostre vite?
E' estremamente probabile anche se pare tutto fantastico, da fantascienza.

18/6 Intercettazioni illegali (Mecca Elisa)


I telefoni e Internet sono sotto controllo?
Il potere e la ricchezza è in mano a chi conosce: la borsa e il mercato possono essere prevenuti o indirizzati se si sa.
Poi lo spionaggio può arrivare sino alla gente che conta e nulla passa inosservato: vizi e vizietti possono essere resi pubblici o tenuti segreti, ma utili a tutti i tipi di ricatti.

18/6 Giornalisti e intercettazioni (Arduino Rossi)


Silvio Berlusconi teme le spie: "Siamo tutti spiati, 150 mila telefoni sono sotto controllo. La situazione è intollerabile".
Chi controlla ha il potere ed è un fatto che non deve sorprendere: chi sa cosa fanno gli altri possiede un potere immenso.
Dalla pubblicità al mondo degli affari è utile sapere cosa fanno gli altri, dai singoli uomini politici e della finanza sino alla massa comune e anonima.

18/6 Fanfare e fanfaroni (Paolo Rossi)


Si può dire che qualcuno ci ha preso per il naso, ha fatto gli interessi della grande finanza a spese del futuro nostro e dei nostri figli.
Intanto si continua a discutere di fanfare e di inni, ma i guai di certe scelte più nessuno se le ricorda.
Ora gli italiani attenderanno le prossime partite del campionato mondiale.
Speriamo che l'Italia vinca!
Non ci rimane molto altro.

18/6 Euro e prezzi (Arduino Rossi)


Per renderle competitive e convenienti basterebbe poco, un po' di svalutazione dell'Euro sul dollaro, oppure una politica comunitaria più attenta.
I nostri politici dove sono?
Chi affermò che avremmo avuto solo vantaggi dall'Euro dove è oggi?
Non è colpa dell'Euro se l'Italia ha perso competitività, ma è colpa del cambio sbagliato di quei tempi...euforici, che si dimostrò disastroso, altissimo: infatti la svalutazione dell'Euro sul dollaro ci ha dato un po' ripresa, purtroppo leggera.
Le scelte dei vertici sono spesso sulla nostra pelle e le decisioni di anni fa le paghiamo ora.

18/6 Euro cambio /Michele Belotti)


Io mi ricordo di certi politici, che quando si faceva notare il cambio troppo alto della lira, che entrava nell'Euro, risposero che certe attività “marginali” sarebbero scomparse, risposero che era un sacrificio necessario.
Ora le attività marginali stanno scomparendo: la tessitura è moribonda, ma pure le industrie manifatturiere svaniscono nel nulla.


18/6 Industrie in Italia (Mecca Elisa)


Questi prodotti saranno fabbricati da altri operai, che costano 5, 10 volte di meno: è certo che non avranno la qualità di prima, l'esperienza di gente che lavora da due o tre generazioni in quella fabbrica non può essere sostituita dalla sera alla mattina.
Eppure le cose stanno andando in questo modo.
Di chi è la colpa?