19 giu 2010

19/6 Indirizzi web e realtà virtuale e reale (Antonio Rossi)


Quando si è nella rete significa che si ha un indirizzo non solo virtuale, ma anche reale.
Il villaggio è piccolo e la gente mormora, tutti sanno di tutti: questo non è solo il tipico borgo sperduto, ma è pure la rete.
Internet è senza segreti e quando ci si mostra a tutti c'è chi sa ogni cosa: si può sapere degli hobby, gli interessi, le passioni, le amicizie, la rabbia e la passione.

19/6 Privacy e intercettazioni, spie e spionaggio (Angelo Ruben)


La legge sulla privacy dovrebbe difenderci, ma la tentazione è troppo forte e non ci sarà legge che impedirà a chi ha in mano Internet di cercare di capire, sapere ed agire: al primo posto ci stanno le esigenze di mercato, poi la tentazione andrà oltre.
Siamo in una nuova era dove tutti potranno sviluppare le loro capacità e fare la loro fortuna: sarà difficile nascondere virtù e predisposizioni, che un tempo non contavano nulla.

19/6 Internet e e segreti (Paolo Rossi)


Pure Internet permette di tener sotto controllo non solo i 150mila vigilati direttamente con i loro telefonini che non hanno più segreti, ma pure chiunque navighi.
Esiste un grande fratello che vigila sulle nostre vite?
E' estremamente probabile anche se pare tutto fantastico, da fantascienza.

19/6 Privacy online (Mecca Elisa)


I telefoni e Internet sono sotto controllo?
Il potere e la ricchezza è in mano a chi conosce: la borsa e il mercato possono essere prevenuti o indirizzati se si sa.
Poi lo spionaggio può arrivare sino alla gente che conta e nulla passa inosservato: vizi e vizietti possono essere resi pubblici o tenuti segreti, ma utili a tutti i tipi di ricatti.

19/6 Berlusconi e la sua fobia delle intercettazioni (Arduino Rossi)


Silvio Berlusconi teme le spie: "Siamo tutti spiati, 150 mila telefoni sono sotto controllo. La situazione è intollerabile".
Chi controlla ha il potere ed è un fatto che non deve sorprendere: chi sa cosa fanno gli altri possiede un potere immenso.
Dalla pubblicità al mondo degli affari è utile sapere cosa fanno gli altri, dai singoli uomini politici e della finanza sino alla massa comune e anonima.


19/6 Sfruttamento del lavoro nei Paesi emergenti (Angelo Ruben)


Tutto questo deve essere contrastato non solo da una politica doganale severa, ma pure da una politica estera che non premi i tiranni e i regimi criminali del Pianeta, per favorire gli interessi dei soliti speculatori, che si arricchiscono senza rischiare, senza rinnovare, neppure con un particolare genio imprenditoriale e affaristico, solo corrompendo politici e (questo lo devo dire) pure giornalisti, che assecondano, coprono o esaltano queste situazioni.

19/6 Imprenditori e imprenditoria tutta forma e niente sostanza (Antonio Rossi)


Invece con la politica dei cambi falsati e doganale a favore di imprenditori in doppio petto, ma ignoranti spesso di tecnica e di tecnologia, tutto cade sulle spalle dei lavoratori europei, che perdono il posto e sui miserabili della Terra: nel Terzo Mondo si lavora anche per 30, 40 euro al mese, 10, 12 ore di lavoro al giorno.
Con questa concorrenza solo una politica economica adeguata ci può salvare.

19/6 Costo del lavoro e tecnologie /Mecca Elisa)


Gli imprenditori utilizzavano le nuove tecnologie perché il costo del lavoro era giusto, secondo il mercato e il rischio di ridurre parte di questo costo con tecniche di lavoro più moderne era ricompensato dai risultati.
Quando il costo del lavoro è troppo basso ed è preferibile non reinvestire non si rinnova la tecnologia, si preferiscono i bambini cinesi, indiani e africani per certi compiti, che potrebbero costare pochissimo, con macchine, però da ammortizzare in qualche hanno.

19/6 Internet, blog, web e o segreti conosciuti (Teresa Togni)


Il villaggio globale conosce tutti i suoi abitanti, compreso quelli con vizi particolari e degenerazioni psichiatriche.
Conosce pure i nomi e le strategie dei terroristi?
Qualcosa di misterioso e di malsano c'è nella rete: tutto può essere notato e identificato.

19/6 Villaggio globale (Arduino Rossi)


Il villaggio globale ha il suo centro di comando e forse la fantascienza questa volta ha visto giusto: il mondo sarà controllato e diretto da chi sa come muoversi e conosce tutto di tutti.
Silvio è fermo ancora ai cellulari, ma il vero scontro futuro sarà, anzi è nella rete: chi guiderà Internet e potrà mettere il naso nelle faccende di ciascuno avrà il dominio del mondo, o quasi.