20 giu 2010

20/6 Gli ultimi cento anni per gli esseri umani.(Arduino Rossi)


Il mondo sarà senza esseri umani?
Fra cento anni gli uomini saranno estinti? Secondo lo scienziato Frank Fenner sarà proprio così: entro 100 anni la specie umana sarà estinta e con essa pure molte altre specie animali. Faremo la fine degli abitanti dell'Isola di Pasqua, che distrussero tutti gli alberi e il clima mutò provocandone l'ecatombe, per cambiamento climatico.

20/6 Politica estera e doganale (Mecca Elisa)


Tutto questo deve essere contrastato non solo da una politica doganale severa, ma pure da una politica estera che non premi i tiranni e i regimi criminali del Pianeta, per favorire gli interessi dei soliti speculatori, che si arricchiscono senza rischiare, senza rinnovare, neppure con un particolare genio imprenditoriale e affaristico, solo corrompendo politici e (questo lo devo dire) pure giornalisti, che assecondano, coprono o esaltano queste situazioni.

20/6 Cambi Valute (Michele Belotti)


La politica dei cambi falsati e doganale a favore di imprenditori in doppio petto, ma ignoranti spesso di tecnica e di tecnologia, tutto cade sulle spalle dei lavoratori europei, che perdono il posto e sui miserabili della Terra: nel Terzo Mondo si lavora anche per 30, 40 euro al mese, 10, 12 ore di lavoro al giorno.
Con questa concorrenza solo una politica economica adeguata ci può salvare.

20/6 Tecnologie d'impresa (Paolo Rossi)


Gli imprenditori utilizzavano le nuove tecnologie perché il costo del lavoro era giusto, secondo il mercato e il rischio di ridurre parte di questo costo con tecniche di lavoro più moderne era ricompensato dai risultati.
Quando il costo del lavoro è troppo basso ed è preferibile non reinvestire non si rinnova la tecnologia, si preferiscono i bambini cinesi, indiani e africani per certi compiti, che potrebbero costare pochissimo, con macchine, però da ammortizzare in qualche hanno.

20/6 Mercato globale ed esportazioni (Michele Belotti)


Se ci fosse veramente un libero mercato probabilmente le nostre merci troverebbero un loro spazio internazionale e sarebbero più competitive: invece i traffici. che vengono preordinati, hanno scopi speculativi, con gli appoggi internazionali e governativi che ne viziano la reale spontaneità.
Infatti molti nostri imprenditori vanno all'estero perché non sopportano il confronto con le maestranze: lo “scontro di classe” ha fatto tanto bene allo sviluppo tecnologico in passato.

20/6 Speculazioni valutari (Angelo Ruben)


Dietro alle speculazioni monetarie ci sono accordi e traffici loschi, oltre a movimenti di grandi capitali organizzati a monte: quasi mai seguono la logica spontanea di un mercato libero.
Alle spalle ci sono situazioni di monopolio o peggio ancora di cambi fissi o preordinati dagli Stati come quelli della Cina.

20/6 Merci cinesi e dei Paesi emergenti (Mecca Elisa)


Il costo finale sarà bassissimo anche perché le speculazioni sulle monete e quindi sui cambi rendono competitive certe scelte: il tutto viene visto come libero mercato, ma con la libertà di commercializzazione ha poco a che vedere.
Infatti non esiste la libertà degli operai, spesso donne o bambini, che vengono sfruttati in modo bestiale, senza poter protestare e le rivolte spontanei di questi disperati vengono soffocate anche nel sangue.

20/6 Cultura imprenditoriale dall'italiana (Angelo Ruben)


Questa cultura imprenditoriale è la causa della perdita di posti di lavoro nel settore manifatturiero dei Paesi industrializzati: si è visto infatti la scomparsa di tutti quei lavori ripetitivi, alienanti, almeno per quanto riguarda l'industria.
Così dati compiti sono trasferiti in Stati poveri, magari dittatoriali, senza sindacati: abbiamo la merce progettata e disegnata in un Paese avanzato, prodotta in un altro e assemblata in un terzo, dove la manodopera è di fatto schiavizzata.


20/6 Il mondo finanziario e gli inganni (Paolo Rossi)


Il mondo della finanza però non è l'unico responsabile di questa grave situazione economica: esistono tante scelte sbagliate e decisioni politiche che nel passato hanno portato alla decadenza, alla deindustrializzazione.
Sono le logiche che hanno favorito la fuga del lavoro verso terre lontane, la speculazione a ribasso del costo del lavoro, senza cercare la qualità della produzione, senza cercare di automatizzare il più possibile i lavori pesanti e ripetitivi, ma solo spostando la produzione verso Paesi in via di sviluppo, con salari da vera fame e cambi che rendono quasi nulli i costi.

20/6 Speculazioni finanziarie (Michele Belotti)


Passano attraverso le banche le speculazioni finanziarie e proprio la loro instabilità oltre ai loro guadagni, diretti o indiretti, stanno tra le cause di questa crisi economica.
Le tasse possono essere utili per riportare nel sociale e in sovvenzioni, si spera intelligenti e non come sprechi, una parte, temo microscopica, degli utili bancari.