22 giu 2010

22/6 Di Pietro deve andare in Procura a Roma (Arduino Rossi)


Di Pietro si dovrà recare in Procura a Roma per rispondere per l'uso dei rimborsi elettorali di Idv: è appunto un indagato, ovvero iscritto nel registro degli indagati: il clamore è grande, ma Di Pietro minimizza.
Parla di accuse vecchie e archiviate e sostiene che tutto finirà presto: "E' sempre la solita storia trita e ritrita su cui già, più volte, si sono espresse le varie procure della Repubblica, archiviando il caso”.

22/6 Le accuse contro Antonio Di Pietro (Mecca Elisa)


Di Pietro continua a ribattere e risponde per il solito esposto che cerca di intaccare l'immagine dell'eroe di mani pulite: "Ci vuole pazienza. Ci sono persone, che non si rassegnano alla propria sconfitta politica e continuano ad infangare gli altri".
Purtroppo in questo Paese conta non la sentenza finale, che quasi mai arriva, ma essere iscritti nel registro degli indagati, che spesso è un obbligo burocratico e nient'altro.

22/6 La libertà di religione in Turchia (Paolo Rossi)


Il buonismo nella politica estera porta solo guai e disastri: io faccio un esempio forse divertente per dimostrare cosa sia la libertà di opinione e di fede.
Quando ogni villaggio turco avrà i suoi testimoni di Geova che busseranno, chiedendo in modo insistente di poter entrare per parlare del Signore, allora pure in Turchia esisterà libertà.
Si potrà liberamente non fare entrare tali signori in casa oppure si potranno ospitare con cortesia, ma sarà tutto secondo la libertà individuale.
Le idee e le religioni degli altri non sono mai cattive se proposte e non imposte con la forza.


22/6 Religione e politica (Giuseppe Rossi)


La religione è spesso utilizzata come arma contro il progresso, non quello che serve a costruire le bombe atomiche, ma quello che è utile a diffondere, a comunicare, a trasmettere scienza, cultura.
La Turchia apra le sue città, i suoi borghi agricoli al libero pensiero, alla critica, punisca i fanatici violenti e diventi un Paese occidentale: allora potrà entrare nell'Unione Europea, solo allora e non prima.

22/6 Globalizzazione, pro e contro (Michele Belotti)


La libertà c'è e si auto regola, ma tTutto questo però non può funzionare in Europa, anzi in questo mondo globalizzato.
Il pericolo che colpi di coda dell'assolutismo medioevale facciano male al mondo ci sono: il terrorismo islamico è un esempio da parte di forze retrograde di ostacolare questo confronto di idee tra gente diversa.
Un fatto è certo: non è l'Islam in se stesso a creare problemi, ma il malsano confronto del potere temporale con il potere religioso.

22/6 Dio, Patria e famiglia alla turca (Maria Valota)


C'è tutta una cascata di “servi” che assecondano, che credono e impongono tutto, perché “non si sputa mai nel piatto dove si mangia”.
Così Dio, Patria e famiglia si uniscono in un abbraccio soffocante: per la Turchia la religione da credere è quella islamica.
Così per i Turchi la lingua è una, i curdi sono degli estranei, la fede è una e lo Stato nazione è uno, con un suo passato “glorioso”, imperiale, dell'impero Ottomano.


22/6 Gli scemi del villaggio globale (Antonio Rossi)


Neppure l'imposizione delle idee ufficiali con quegli scemi del villaggio globale che sono quegli impiegati statali detti giornalisti di Stato, che diffondono, con motivazioni che solo i bambini non troppo svegli possono dare, le verità del potere centrale.
Quindi attendiamo con calma che le idee si diffondano nel mondo e ammorbidiscano i poteri governativi che da sempre uniscono religione e autorità: attorno a costoro abbiamo poi i classici burocrati.


22/6 Islam, Turchia, Internet e libertà (Arduino Rossi)


Così la tecnologia ci libera?
La Turchia e tanti altri Paesi che sono a metà del guado della democrazia si devono ricordare che le idee non si potranno fermare e lo scontro avverrà sul piano del dialogo, della capacità dialettica, del ragionamento e non del terrore: non sarà il terrorismo a vincere.

22/6 Islam e Turchia laica, nell'Unione Europea (Arduino Rossi)


La libertà di fede è limitata il più possibile e gruppi criminali infastidiscono i pochi non islamici presenti nel Paese: la libertà di mutar religione è di fatto impedito e può avvenire in modo segreto.
E' ovvio che tutte queste posizioni anacronistiche, fuori dalla storia troveranno chi le combatterà, ovvero indirettamente Internet, che con la sa nuova tecnologia globale spiazza i vecchi censori, gli antichi assolutisti.

22/6 La democrazia in Turchia e il massacro degli armeni (Arduino Rossi)


Così la Turchia deve crescere e diventare democratica, con tutto ciò che comporta questa evoluzione: la democrazia turca intanto è ancora lontana dalla nostra concezione di libertà.
Il diritto a esprimere idee diverse da quelle del potere centrale è sempre un crimine, per esempio proprio per il genocidio degli armeni.