23 giu 2010

23/6 Di Pietro e le mani quasi pulite (Mecca Elisa)


Di Pietro continua a ribattere e risponde per il solito esposto che cerca di intaccare l'immagine dell'eroe di mani pulite: "Ci vuole pazienza. Ci sono persone, che non si rassegnano alla propria sconfitta politica e continuano ad infangare gli altri".
Purtroppo in questo Paese conta non la sentenza finale, che quasi mai arriva, ma essere iscritti nel registro degli indagati, che spesso è un obbligo burocratico e nient'altro.

23/6 Buonismo e politica estera (Maria Valota)


Il buonismo nella politica estera porta solo guai e disastri: io faccio un esempio forse divertente per dimostrare cosa sia la libertà di opinione e di fede.
Quando ogni villaggio turco avrà i suoi testimoni di Geova che busseranno, chiedendo in modo insistente di poter entrare per parlare del Signore, allora pure in Turchia esisterà libertà.
Si potrà liberamente non fare entrare tali signori in casa oppure si potranno ospitare con cortesia, ma sarà tutto secondo la libertà individuale.
Le idee e le religioni degli altri non sono mai cattive se proposte e non imposte con la forza.


23/6 Religione e progresso (Arduino Rossi)


La religione è spesso utilizzata come arma contro il progresso, non quello che serve a costruire le bombe atomiche, ma quello che è utile a diffondere, a comunicare, a trasmettere scienza, cultura.
La Turchia apra le sue città, i suoi borghi agricoli al libero pensiero, alla critica, punisca i fanatici violenti e diventi un Paese occidentale: allora potrà entrare nell'Unione Europea, solo allora e non prima.

23/6 Internet, terrorismo islamico, globalizzazione e paure (Antonio Rossi)


Tutto questo però non può funzionare in Europa, anzi in questo mondo globalizzato.
Il pericolo che colpi di coda dell'assolutismo medioevale facciano male al mondo ci sono: il terrorismo islamico è un esempio da parte di forze retrograde di ostacolare questo confronto di idee tra gente diversa.
Un fatto è certo: non è l'Islam in se stesso a creare problemi, ma il malsano confronto del potere temporale con il potere religioso.

23/6 Dio, patria e famiglia e servi (Paolo Rossi)


C'è tutta una cascata di “servi” che assecondano, che credono e impongono tutto, perché “non si sputa mai nel piatto dove si mangia”.
Così Dio, Patria e famiglia si uniscono in un abbraccio soffocante: per la Turchia la religione da credere è quella islamica.
Così per i Turchi la lingua è una, i curdi sono degli estranei, la fede è una e lo Stato nazione è uno, con un suo passato “glorioso”, imperiale, dell'impero Ottomano.

23/6 Giornalisti e statali, gli scemi del villaggio globale (Mecca Elisa)


Neppure l'imposizione delle idee ufficiali con quegli scemi del villaggio globale che sono quegli impiegati statali detti giornalisti di Stato, che diffondono, con motivazioni che solo i bambini non troppo svegli possono dare, le verità del potere centrale.
Quindi attendiamo con calma che le idee si diffondano nel mondo e ammorbidiscano i poteri governativi che da sempre uniscono religione e autorità: attorno a costoro abbiamo poi i classici burocrati.

23/6 Internet libero, che ci libera (Arduino Rossi)


Così la tecnologia ci libera?
La Turchia e tanti altri Paesi che sono a metà del guado della democrazia si devono ricordare che le idee non si potranno fermare e lo scontro avverrà sul piano del dialogo, della capacità dialettica, del ragionamento e non del terrore: non sarà il terrorismo a vincere.

23/6 Islam, assolutismo e libertà (Antonio Rossi)


La libertà di fede è limitata il più possibile e gruppi criminali infastidiscono i pochi non islamici presenti nel Paese: la libertà di mutar religione è di fatto impedito e può avvenire in modo segreto.
E' ovvio che tutte queste posizioni anacronistiche, fuori dalla storia troveranno chi le combatterà, ovvero indirettamente Internet, che con la sa nuova tecnologia globale spiazza i vecchi censori, gli antichi assolutisti.


23/6 Turchia democratica (Arduino Rossi)


Così la Turchia deve crescere e diventare democratica, con tutto ciò che comporta questa evoluzione: la democrazia turca intanto è ancora lontana dalla nostra concezione di libertà.
Il diritto a esprimere idee diverse da quelle del potere centrale è sempre un crimine, per esempio proprio per il genocidio degli armeni.

23/6 Fini e l'analisi della realtà turca (Paolo Rossi)


Gianfranco Fini fa un'osservazione intelligente sulla situazione turca: "L'Italia deve continuare quello che ha fatto finora, e cioè agevolare il lungo e duro processo che la Turchia sta facendo verso il suo ingresso nell'Unione Europea. Sappiamo che in Europa ci sono forti oppositori, e sappiamo anche che se la Turchia dovesse perdere la sua ancora dei valori, così come si esprimono nell'alleanza Nato, questo sarà un grave problema. Non condivido le valutazioni secondo cui Ankara sente di essere stata rigettata dall'Europa e pertanto cerca altre direzioni. E' troppo semplicistico".