25 giu 2010

25/6 Roma, maxi rissa tra ebrei e filo palestinesi (Angelo Ruben)


Neo-nazisti di sinistra hanno aggredito con bastoni e con catene gruppi di ebrei che manifestavano per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit: era incorso una manifestazione non autorizzata per la Palestina.
L'aggressione da parte di questi neo nazionalsocialisti ricorda troppo il comportamento delle squadracce che imperversavano in Germania negli anni Trenta, le camice brune.

25/6 Cina, industria e crisi internazionale


Torniamo a parlare di deindustrializzazione, ovvero di problemi legati alla perdita di posti di lavoro nella nostra realtà produttiva.
La colpa è data alla Cina e io dico alla nostra politica monetaria: l’Italia ha scelto un cambio esagerato con l’Euro e solo ora, in piena crisi monetaria, quando la nostra economia ha smorzato le punte e sta risalendo, ma occorreranno anni per rivedere il nostro Paese competitivo.

25/6 Il crimine, le periferie degradate


Le zone franche, dove il crimine trionfa devono scomparire per intervento diretto delle forze statali.
I cittadini non devono sostituirsi alle forze di polizia e quindi la sicurezza pubblica la deve dare lo Stato con la sua polizia e con i suoi tribunali, che devono dare la certezza della pena per i colpevoli, altrimenti arrivano i ....giustizieri e quelli spesso, se non sempre, sono peggiori del male che vogliono combattere.

25/6 Sicurezza privata contro quella di Stato


Questa è un'ipotesi remota, ma è qualcosa di probabile, anzi di certo, se lo Stato non saprà riportare ordine e sicurezza nei quartieri periferici delle nostre città: dove non arriva il potere statale avanza quello dei gruppi “alternativi”.
Questo fatto capita sempre e non è la legge che può impedire questa “disubbidienza” alla legalità, perché la legge non esiste più in certi territori in mano alla delinquenza: nessuno più teme le “grida manzoniane”.

25/6 La polizia privata e le ronde


Queste forze non obbedirebbero allo Stato, ma a chi li ha organizzate: partiti, associazioni, pure categorie economiche e professionali.
Avremmo così la sicurezza privata, che sostituirebbe quella Statale e come spesso capita, queste forze si prenderebbero dei “diritti” che nessuna legge statale permette.

25/6 Le ronde e il reato in flagranza di reato


La tentazione di intervenire sarà irresistibile, poi la legge rende possibile azioni dirette, perché qualsiasi cittadino ha il dovere di impedire un crimine se c'è la flagranza di reato.
Così le ronde potrebbero diventare delle polizie private e per questo motivo molto pericolose: lo Stato delegherebbe a gruppi privati la funzione di polizia, perché non è in grado di far rispettare la legge in alcune zone del Paese.

25/6 Ronde e legalità


Io non ho mai creduto nelle ronde, perché i cittadini hanno il dovere di collaborare con le forze dell'ordine sempre, sia che siano organizzate in gruppi istituzionalizzati, sia che non lo siano: non credo che, per essere efficienti, queste organizzazioni spontanee o meno di cittadini si possono limitare a segnalare i casi di delinquenza spicciola e minuta delle nostre città.

25/6 Etnia, razzismo e scontri etnici in Italia


Lo scontro etnico in corso in Italia è ancora sotterraneo, ma tende a rendersi sempre più pericoloso per il Paese: l’assurdità culturale di questi giorni che l’eurocentrismo ha due anime opposte e simili.
La prima è quella ufficialmente razzista e xenofoba, che odia gli extraeuropei e li considera inferiori, l’altra ha gli stessi principi di base, ma non è apertamente ostile: sceglie il paternalismo, il buonismo.
Nessuna delle due alternative vede negli stranieri persone con diritti e doveri simili a quelli dei bianchi europei.

25/6 Il mondo contadino e l'Italia


Negli anni Sessanta e Settanta l’Italia è uscita dalla sua natura contadina, popolare ed è diventata una nazione industriale, con un ceto medio sempre più aggressivo: i figli e i nipoti dei contadini, con grande disprezzo verso i padri e i nonni, hanno portato avanti una nuova cultura, quella piccolo borghese.
La cultura antica 3.ooo anni contadina è stata ripudiata da una generazione ignorante e rozza, che disprezzava ciò che proveniva dal mondo agricolo, l’umanità, la ricchezza del linguaggio, vario e complesso, la saggezza.

25/6 La civiltà contadina e i giovani d'oggi


I giovani non conoscono neppure cosa fosse il mondo agricolo: esistono solo delle brutte caricature di gente ignorante e grossolana, che si divertiva a disprezzare “gli zappaterra” perché si sporcavano le mani, mentre loro sapevano, più o meno leggere e a fatica sapevano scrivere.
Così i figli con giacca e cravatta, che diventarono impiegatini, grazie alla fatica dei padri, iniziarono a vergognarsi degli zappaterra e gettarono nell’immondizia 3.000 anni di storia umana.