26 giu 2010

Vangelo secondo Giovanni

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Vangelo secondo Giovanni

Cap. 1
PROLOGO
1 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2 Egli era in principio presso Dio: 3 tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. 4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5 la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. 6 Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. 7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. 9 Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. 11 Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. 12 A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 13 i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. 14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. 15 Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». 16 Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. 17 Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. 18 Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

26/6 Blitz pedofilia in Belgio, magistrati peggiori dei comunisti


Il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone è furioso contro i magistrati belgi: ''Non ci sono precedenti, neanche nei regimi comunisti di antica esperienza''.
Ormai i giudici, a livello mondiale, quando hanno quegli sporcaccioni dei pennivendoli che li spronano non moderano termini e modi.
Diventano peggio dei nazisti e dei comunisti: gli imbonitori sulla carta stampata o sui media sanno vendere la verità come i venditori di pentole o di creme di bellezze.

26/6 Pedofilia in Belgio, magistrati peggio dei comunisti


Si dice che i belgi siano stupidi e questa volta lo hanno dimostrato a tutto il mondo: cercare documenti nelle tombe dei vescovi e dei cardinali, utilizzando martelli pneumatici per la caccia al pedofilo solo la polizia belga poteva farlo, almeno si spera.
Se questa non è persecuzione io sono ---cinese nato a Pechino: la caccia alle streghe ora supera il buon senso.
Io invito la giustizia belga e pure la stampa estera, oltre a quella italiana, di dare la caccia ai pedofili....... accanto a loro, tra i politici, tra i giudici (razza protetta in tutto il mondo) e tra i cari pennivendoli, detti talvolta giornalisti.

26/6 Italia e nazionale di calcio, pace e disperazione di una nazione

L’Italia si ritrova unita solo quando gioca la nazionale di calcio?
Pare proprio di sì e la sconfitta diventa un dramma nazionale, un momento di dolore comune, quasi un lutto.
Eppure gli italiani hanno tanti problemi sul groppone: la crisi economica, il debito pubblica che soffoca questa generazione e soffocherà i nostri figli e forse i nostri nipoti.
Che importa, oggi si soffre perché la nazionale di calcio ha perso, domani invece perché non ci saranno i soldi per le pensioni.

26/6 Nazionale di calcio e tifo sportivo

L’Italia è stata squalificata subito, all’inizio del campionato mondiale e tutti piangono: io so di essere antipatico, ma voglio intervenire spiegando la mia posizione anti conformista.
In troppi vivono per il calcio e il mestiere del calciatore è come la velina per le ragazzine: è una scorciatoia alla fatica dello studio e dell’impegno per i maschietti.
Così i genitori diventano dei falliti, perché il pane se lo guadagnano sudando: sono gli altri i vincenti, quelli che non sudano e non lottano, ma si scordano pure che costoro appartengono a una razza bastarda, non sudano e non lottano, ma hanno la mamma che fa la mignotta.

26/6 Impero sovietico e guerra e massacri etnici

Quindi quella parte di mondo non può essere dimenticato, anzi bisogna cercare accordi commerciali: se si riuscirà a dare sviluppo all'ex impero sovietico si eviteranno altri massacri di innocenti e il sorgere di dittatori pericolosi per tutti.
La pace del mondo passa anche da quei territori vasti e spesso poveri, almeno per la maggioranza della popolazione.

26/6 Ue, Russia, Bielorussia, uranio, diamanti, petrolio

Per ora però lo scontro tra Russia e Bielorussia è solo economico: la Russia ha sempre avuto grande difficoltà a comunicare con il resto del mondo.
Il suo territorio è difficilmente raggiungibile e per commerciare dovrebbe possedere degli sbocchi a Sud: verso il mar Mediterraneo e verso l'Oceano Indiano.
Oppure dovrebbe riuscire ad avere accordi commerciali liberi, come quelli dell'Ue, anzi con l'Ue per far arrivare le sue merci preziose da noi: sono il gas naturale, ma pure il petrolio, le merci della siderurgia e della nuova industria russa, con i prodotti dell'estrazione mineraria come l'uranio e i diamanti.

26/6 Lavoro e ladri di posti, guerra tra poveri

I nemici sono coloro che “rubano” il lavoro, i rivali che hanno preso spazio e potere, ma non sono come noi: i sentimenti tra gruppi avversari sono contrapposti ed uguali.
Gli odi sono sempre ricambiati e le occasioni per far esplodere la rabbia furiosa, la violenza sono parecchie.

26/6 Polli, galline, etnie in guerra

Questi scontri che ricordano le lotte dei polli in un pollaio per un po' di mangime in più, non devono sorprendere: infondo l'uomo Sapiens Sapiens è sempre un animale socievole, ma diviso in tanti gruppi.
Sì, abbiamo i nostri branchi, che ci uniscono e per questi branchi, che possono essere di carattere razziale, culturale ed etnico o altro, combattiamo: il nemico è il diverso che occupa le terre che si considerano di nostra proprietà.

26/6 Gas naturale e e scontri etnici nell'Est

Per ora il nostro gas non è in pericolo, ma questa guerra commerciale è sicuramente un gesto disperato di qualche uomo di potere, che vede la sua popolarità in bilico: portare la tensione all'esterno aiuta a ridurre i rischi interni, quelli causati dall'esasperazione della gente sfiancata dalla crisi economica.
Nel Kirghizistan gli uzbeki e i kirghisi si sono affrontati: si sono avuti centinaia di morti, qualcuno parla di migliaia di morti, mentre sono decine di migliaia i profughi.