All'inizio saranno di più dei 12mila euro all'anno, poi l'inflazione renderà povero il pensionato e a 80 anni si dovrà accontentare di un potere di acquisto da fame.
Nel secondo caso il pensionato avrà almeno 400 mila euro, con altri interessi da maturare: il vecchietto potrebbe campare tranquillamente bene sino ai cento anni e oltre, senza trovarsi un potere d'acquisto totalmente svalutato.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
Rubriche di Notizie News
- ambiente
- arte
- Capuana
- comunicato stampa
- comunicato stampa wwf
- crimine
- cristianesimo e persecuzioni
- cristianesimo e persecuzioni Nigeria
- cultura
- ebook
- economia
- economia borsa
- estero
- Giacomo
- Giovanni
- giustizia
- gusmaisterrossi
- internet
- lavoro
- Leopardi
- libri
- notizie utili
- Pascoli
- poesie
- politica interna
- proverbi
- racconti
- Salmi
- salute
- sciagure
- scienza
- scuola
- società
- sport
- storia
- vangelo
- Vangelo secondo Marco
- Vangelo secondo S. Matteo
- video
3 lug 2010
03/7 Pensione dopo 40 di contributi
03/7 Calcoli per le pensioni
In 40 anni sono 240mila euro versati: se fossero stati versati in alcune forme di investimento sicuro come titoli di Stato, o altro, si avrebbero alla fine dei 40 anni almeno un capitale di 400mila euro (questa è una valutazione per difetto).
Così il nostro lavoratore inizierà a lavorare a 20 anni, a 60 anni andrà in pensione e morirà a 80: con il primo sistema dovrà accontentarsi di mille euro al mese di pensione per vent'anni.
Così il nostro lavoratore inizierà a lavorare a 20 anni, a 60 anni andrà in pensione e morirà a 80: con il primo sistema dovrà accontentarsi di mille euro al mese di pensione per vent'anni.
03/7 In pensione oltre i 40 di contributi
Dal 2016 non saranno più sufficienti i 40 anni di contributi?
La domanda è la solita.
Perché nessuno fa qualcosa?
Se si calcola che il denaro versato dai lavoratori e dai datori di lavoro corrisponde circa a un terzo dello stipendio netto di un lavoratore, si possono fare due conti: uno stipendio di 18mila euro all'anno, circa 1.500 euro al mese, costa 6mila euro di contributi pensionistici.
La domanda è la solita.
Perché nessuno fa qualcosa?
Se si calcola che il denaro versato dai lavoratori e dai datori di lavoro corrisponde circa a un terzo dello stipendio netto di un lavoratore, si possono fare due conti: uno stipendio di 18mila euro all'anno, circa 1.500 euro al mese, costa 6mila euro di contributi pensionistici.
03/7 Pensioni e debiti dell'avvenire
Il sistema delle pensioni così concepito rischia di morire di morte naturale, infatti la media di vita, anzi la speranza di vita, cresce sempre più.
Gli uomini hanno superato i 78 anni e le donne marciano per gli 84 anni: in futuro poi si camperà sempre più e già si parla di 90, addirittura di 100 anni di media per i ragazzi, i bambini di oggi.
Gli uomini hanno superato i 78 anni e le donne marciano per gli 84 anni: in futuro poi si camperà sempre più e già si parla di 90, addirittura di 100 anni di media per i ragazzi, i bambini di oggi.
03/7 Benedetto XVI, papa e insulti, ingiurie
Benedetto XVI è stato insultato: ingiurie sulla scala Santa a Roma
La Scala Santa a Roma è stata imbrattata con scritte offensive contro il papa: il luogo simbolo della Roma papale è di fronte la basilica di San Giovanni.
A scoprire il gesto criminale e demenziale è stata la gendarmeria vaticana: le scritte erano in parte in una lingua straniera e delle lettere erano capovolte.
Le ingiurie sono state tracciate nella notte verso l'una e trenta: alcuni testimoni hanno visto fuggire l'autore del gesto insensato.
Ora tutto questo era prevedibile, anzi era ovvio e ...naturale: dopo una campagna poco logica, anzi illogica e irrazionale contro la Chiesa Cattolica, contro il Pontefice Benedetto XVI, ecco che arrivano gli esaltati che, dopo una bella bevuta o una sniffata di cocaina, passano all'azione.
Le responsabilità sono sempre individuali e non collettive: era giusto denunciare quel 1% di preti pedofili, percentuale più o meno uguale se non inferiore a quella degli altri pedofili di tutte le altre categorie, compreso il sesso femminile, (ci sono pure delle mamme pedofile).
Questo non significa che il resto della popolazione sia colpevole per questo piccolo gruppo di mostri, come per il rimanente dei preti: il 99% dei papà, delle mamme, dei nonni e zii sono innocenti, come per il 99% degli insegnanti, dei pediatri, dei sacerdoti.
Invece con questa campagna vigliacca (solo così si può definire) tutti i sacerdoti sono insultati, anzi tutti i fedeli, più di un miliardo di persone, compreso coloro che non sanno neppure cosa sia la pedofilia, sono ingiuriati da certi “eroi”, da certi vendicatori dal tasso alcolico alto.
E' vero che c'è stato qualche vescovo che non ha creduto alle vittime, che non ha capito la gravità del fenomeno, che ha addirittura coperto lo scandalo, ma questo non significa che tutti i vescovi erano colpevoli, che tutti i cardinali erano responsabili, compreso il papa.
Eppure la campagna di odio, si potrebbe definire fetente, non ha valutato queste situazioni e prosegue senza pudore: qualcuno dovrebbe provare vergogna perché non si preoccupa dei cristiani uccisi in certi Paesi, anche bruciati vivi, ma imbastisce accuse su insinuazioni e teoremi di nessun valore giuridico, ma di grande effetto mediatico.
Ora questo è solo l'inizio, poi ci saranno i “coraggiosi” che si sentiranno in diritto di colpire e danneggiare.
Quando si insulta la verità, la si soffoca con stratagemmi infantili ed efficaci, con analisi parziali e viziate, senza aver il coraggio di un confronto, ma solo giocando sul sogghigno, sull'ovvio e il banale, sui luoghi comuni, si risvegliano i mostri.
Ora molti cattolici sono insultati sui posti di lavoro, altri sono umiliati o addirittura sono accusati di infamie: si sa che la madre degli imbecilli è sempre incinta, ma ci sono pure gli istigatori degli imbecilli.
E' interessante scoprire invece che la Corte Suprema Usa ci ha dato l'occasione di rivalsa contro il governo Usa: quando ha lasciato i tribunali dell'Ohio di agire contro uno Stato straniero, il Vaticano, fregandosene del diritto internazionale, ha aperto la strada a milioni di richieste di danni contro gli Stati Uniti.
Si può iniziare con gli effetti collaterali delle bombe intelligenti, con i bombardamenti contro i civili, con le prostitute bambine che hanno sempre caratterizzato il “meritato riposo” dei combattenti di tutte le guerre.
Ci sono pure le vittime per il contro spionaggio e le politiche non sempre chiare di questa super potenza: non basterebbe neppure l'intero Pil degli Stati uniti a ripagare tutti questi danni.
Le responsabilità morali, civili e penali cadono non solo sugli esecutori materiali, ma sui comandanti militari e civili: seguo solo la logica dei tribunali Usa e della loro stampa.
Naturalmente questo per loro sarebbe ingiusto: la legge non è uguale per tutti, chi ha il denaro e il potere, mondiale in questo caso, si impone come meglio crede, fregandosene della giustizia e della verità.
La Scala Santa a Roma è stata imbrattata con scritte offensive contro il papa: il luogo simbolo della Roma papale è di fronte la basilica di San Giovanni.
A scoprire il gesto criminale e demenziale è stata la gendarmeria vaticana: le scritte erano in parte in una lingua straniera e delle lettere erano capovolte.
Le ingiurie sono state tracciate nella notte verso l'una e trenta: alcuni testimoni hanno visto fuggire l'autore del gesto insensato.
Ora tutto questo era prevedibile, anzi era ovvio e ...naturale: dopo una campagna poco logica, anzi illogica e irrazionale contro la Chiesa Cattolica, contro il Pontefice Benedetto XVI, ecco che arrivano gli esaltati che, dopo una bella bevuta o una sniffata di cocaina, passano all'azione.
Le responsabilità sono sempre individuali e non collettive: era giusto denunciare quel 1% di preti pedofili, percentuale più o meno uguale se non inferiore a quella degli altri pedofili di tutte le altre categorie, compreso il sesso femminile, (ci sono pure delle mamme pedofile).
Questo non significa che il resto della popolazione sia colpevole per questo piccolo gruppo di mostri, come per il rimanente dei preti: il 99% dei papà, delle mamme, dei nonni e zii sono innocenti, come per il 99% degli insegnanti, dei pediatri, dei sacerdoti.
Invece con questa campagna vigliacca (solo così si può definire) tutti i sacerdoti sono insultati, anzi tutti i fedeli, più di un miliardo di persone, compreso coloro che non sanno neppure cosa sia la pedofilia, sono ingiuriati da certi “eroi”, da certi vendicatori dal tasso alcolico alto.
E' vero che c'è stato qualche vescovo che non ha creduto alle vittime, che non ha capito la gravità del fenomeno, che ha addirittura coperto lo scandalo, ma questo non significa che tutti i vescovi erano colpevoli, che tutti i cardinali erano responsabili, compreso il papa.
Eppure la campagna di odio, si potrebbe definire fetente, non ha valutato queste situazioni e prosegue senza pudore: qualcuno dovrebbe provare vergogna perché non si preoccupa dei cristiani uccisi in certi Paesi, anche bruciati vivi, ma imbastisce accuse su insinuazioni e teoremi di nessun valore giuridico, ma di grande effetto mediatico.
Ora questo è solo l'inizio, poi ci saranno i “coraggiosi” che si sentiranno in diritto di colpire e danneggiare.
Quando si insulta la verità, la si soffoca con stratagemmi infantili ed efficaci, con analisi parziali e viziate, senza aver il coraggio di un confronto, ma solo giocando sul sogghigno, sull'ovvio e il banale, sui luoghi comuni, si risvegliano i mostri.
Ora molti cattolici sono insultati sui posti di lavoro, altri sono umiliati o addirittura sono accusati di infamie: si sa che la madre degli imbecilli è sempre incinta, ma ci sono pure gli istigatori degli imbecilli.
E' interessante scoprire invece che la Corte Suprema Usa ci ha dato l'occasione di rivalsa contro il governo Usa: quando ha lasciato i tribunali dell'Ohio di agire contro uno Stato straniero, il Vaticano, fregandosene del diritto internazionale, ha aperto la strada a milioni di richieste di danni contro gli Stati Uniti.
Si può iniziare con gli effetti collaterali delle bombe intelligenti, con i bombardamenti contro i civili, con le prostitute bambine che hanno sempre caratterizzato il “meritato riposo” dei combattenti di tutte le guerre.
Ci sono pure le vittime per il contro spionaggio e le politiche non sempre chiare di questa super potenza: non basterebbe neppure l'intero Pil degli Stati uniti a ripagare tutti questi danni.
Le responsabilità morali, civili e penali cadono non solo sugli esecutori materiali, ma sui comandanti militari e civili: seguo solo la logica dei tribunali Usa e della loro stampa.
Naturalmente questo per loro sarebbe ingiusto: la legge non è uguale per tutti, chi ha il denaro e il potere, mondiale in questo caso, si impone come meglio crede, fregandosene della giustizia e della verità.
03/7 Guerra tra generazioni o solidarietà?
Non si levano proteste né voci autorevoli dal mondo economico eppure fu Modigliani, premio Nobel per l'economia, a consigliare un sistema differente di metodo pensionistico, non più legato sulla solidarietà delle generazioni, o non solo, ma soprattutto sul risparmio investito.
Sarebbe bastato accumulare un piccolo capitale, che con gli anni si sarebbe trasformato in una grande somma: per far questo occorre la vigilanza di tutti e conti trasparenti, ma non ci sono alternative.
Sarebbe bastato accumulare un piccolo capitale, che con gli anni si sarebbe trasformato in una grande somma: per far questo occorre la vigilanza di tutti e conti trasparenti, ma non ci sono alternative.
03/7 Anziani del futuro senza pensione
In molti finiranno tra i disperati o tra coloro che camperanno con i sussidi, sperando che arrivino prima o poi.
La scelta continua di innalzare l'età pensionabile senza modificare il sistema delle pensioni, trasformandolo in qualcosa di non adatto al futuro demografico dell'Italia è veramente sciagurata.
La scelta continua di innalzare l'età pensionabile senza modificare il sistema delle pensioni, trasformandolo in qualcosa di non adatto al futuro demografico dell'Italia è veramente sciagurata.
03/7 Pensioni, cancellare e rimettere leggi fregatura
Invece questo “rifuso”, che prima o poi passerà, lascia dubbiosi e confusi.
Cosa se ne farà il mondo del lavoro dei sessantenni, anzi anche dei settantenni?
Probabilmente avremo moltissimi disperati che non avranno sostentamento economico in anni difficili, tra i cinquanta e i settanta anni: in un epoca dove serve rinnovarsi continuamente, possedere una vasta cultura e specializzazioni, sarà sempre più difficile, per una fetta larga di popolazione, riuscire a essere sempre competitivi.
Cosa se ne farà il mondo del lavoro dei sessantenni, anzi anche dei settantenni?
Probabilmente avremo moltissimi disperati che non avranno sostentamento economico in anni difficili, tra i cinquanta e i settanta anni: in un epoca dove serve rinnovarsi continuamente, possedere una vasta cultura e specializzazioni, sarà sempre più difficile, per una fetta larga di popolazione, riuscire a essere sempre competitivi.
03/7 Pensioni, smentite e contro smentite
Il ministro Sacconi ha successivamente smentito, parlando di rifuso nel testo: è una giustificazione un po' insolita, che lascia molti dubbi.
Qualcuno ha insinuato invece il contrario, che fosse un tentativo di riforma pensionistica fatto a luglio perché il caldo e le ferie vicine distraggono da sempre gli italiani.
Qualcuno ha insinuato invece il contrario, che fosse un tentativo di riforma pensionistica fatto a luglio perché il caldo e le ferie vicine distraggono da sempre gli italiani.
03/7 Pensioni sempre lontana
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi non si era accorto, così afferma, che c'era pronto un emendamento del relatore Antonio Azzollini (Pdl) dentro la manovra economica: con questa norma dal 2016 l'età pensionabile avrebbe seguito la speranza di vita degli italiani, secondo i dati Istat.
Secondo questa ipotesi ogni tre anni ci sarebbe stato il rinnovo delle condizioni dell'età e i 40 anni non sarebbero stati più sufficienti per essere messi a riposo dal lavoro.
Secondo questa ipotesi ogni tre anni ci sarebbe stato il rinnovo delle condizioni dell'età e i 40 anni non sarebbero stati più sufficienti per essere messi a riposo dal lavoro.
Iscriviti a:
Post (Atom)